Che acqua bevi? 4 tasselli per stare in salute

Per mantenere un buono stato di salute del nostro corpo, dobbiamo unire almeno 4 tasselli principali. Quali? Vediamoli insieme!

Alimentazione

Il primo tassello da tenere in considerazione è quello dell’alimentazione: siamo quel che mangiamo. Sull’argomento ho scritto ben tre libri, con un focus antinfiammatorio. Per la nostra salute, infatti, dobbiamo prediligere frutta, frutta secca, verdura di stagione e cereali integrali in chicchi. Spazio anche a uova, pesce e legumi. Ovviamente dobbiamo associare questi alimenti nella giusta maniera.

Facciamo attenzione, al contempo, alle solanacee (soprattutto se fuori stagione), ai cibi industriali e raffinati, agli zuccheri, agli insaccati e alla carne rossa. Abusarne ci può portare, nel tempo, a peggiorare la nostra salute a causa di problematiche croniche.

Movimento fisico

Altra componente fondamentale è quella del movimento. Non intendo una vera e propria preparazione agonistica, ma alcune buone pratiche che ci fanno muovere il corpo quotidianamente. Si va dalla passeggiata metabolica ad alcuni workout a corpo libero, che tonificano i muscoli.

Questi, infatti, sono il conto in banca della nostra salute. Se ossigenati e idratati, renderanno al meglio e faranno bene al nostro metabolismo, che funzionerà alla perfezione.

Gestione dello stress

Ricordiamo sempre che la salute è un equilibrio tra biochimica, struttura e psiche. Per questo motivo è importante prendersi cura anche del proprio stress. Esistono esercizi di meditazione e respirazione da fare ogni giorno e che non richiedono tanto tempo.

Il concetto è quello di fare meditazione, ma con tecniche valide e consone ai nostri giorni. Non parliamo certo di sessioni che durano 1 o 2 ore, ma anche dei brevi esercizi di respirazione prima di mangiare. Provate, ad esempio, a fare 3 respiri profondi prima di iniziare ogni pasto.

Acqua

Ultimo, ma fondamentale, tassello per la nostra salute, è l’acqua. Sappiamo benissimo che dovremmo berne almeno 1,5-2 litri al giorno. Ma quale acqua bere?

Quella del rubinetto è alcalina, ma contiene una percentuale (seppur piccola e volabile) di cloro. Questo, quando entra nel nostro intestino, può portarci in disbiosi. Inoltre, benché controllata, scorre in tubature che possono essere vecchie e, quindi, contaminate da pesticidi, metalli pesanti e inquinanti.

Per questi motivi, in molti passano all’acqua in bottiglia. Si tratta di un’acqua sicuramente di qualità all’imbottigliamento, ma dopo? La plastica che la contiene può deteriorarsi e spirgionare il bisfenol, un disturbatore endocrino, insapore e incolore, che può andare a disturbare la tiroide e, in alcuni casi, generare problematiche tumorali. In molti ovviano con le bottiglie in vetro, ma i costi e le problematiche di cluster sono alte.

La soluzione può essere quella di installare un depuratore di acqua portatile. Questo, collegato al rubinetto, fa passare l’acqua in un filtro di carbone attivo che elimina cloro e metalli pesanti. Successivamente va a purificare l’acqua da sostanze potenzialmente nocive.

L’acqua, una volta pulita, entra in una stazione di ionizzazione dove viene scissa in alcalina e acida. La prima sarà quella che berremo, dopo che avrà avuto anche una microclusterizzazione. Avremo così un’acqua più piccola, che passa perfettamente all’interno delle nostre cellule, conferendoci idratazione in profondità.

 

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