Problemi infiammatori intestinali e intolleranze crociate con il Prof. Vincenzo Stanghellini

Le problematiche gastrointestinali toccano sempre più persone. Reflusso, dolori addominali, aria nella pancia, acidità di stomaco e via dicendo, sono infatti all’ordine del giorno per tantissime persone, soprattutto in età adulta. Troppo spesso, però, il problema viene trascurato, innescando così problematiche ancora maggiori.

Per parlare di queste problematiche e di quelle ad essere collegate, ho fatto una piacevole chiacchierata con un ospite d’eccellenza: il Prof. Vincenzo Stanghellini, Direttore della clinica medica del Policlinico Sant’Orsola di Bologna.

Intestino e infiammazione

Tutti noi abbiamo avuto esperienze di mal di stomaco, cattiva digestione e/o gonfiore. Nella maggior parte dei casi si tratta esclusivamente di una mancata digestione causata da una grande abbuffata o, magari perché ha mangiato sotto stress (ricordiamo sempre l’asse intestino-cervello). Questo, quindi, è un evento che fa parte della nostra vita. Anzi, alcuni segnali sono un bene, poiché evidenziano una cattiva alimentazione. In casi più gravi, invece, i sintomi diventano malattia

Capita anche di stare bene a digiuno, ma avvertire sintomatologie non appena si mangia. Prima di parlare di questo, però, bisogna capire che la nostra pancia è come un computer, programmata per due azioni: digiunare e mangiare. Ognuna delle due fasi, ovviamente, ha meccanismi diversi.

In alcuni casi, dilatando le pareti dello stomaco anche solo per un bicchiere d’acqua, possiamo gonfiarci.  Questo, a differenza di quanto si possa credere, è un fenomeno intestinale. Si pensa, erroneamente, che il problema derivi dallo stomaco, ma questi non è altro che un riflesso gastrocolico.

Colon irritabile

In tutti noi, quando ingeriamo qualcosa, lo stomaco comunica all’intestino, tramite riflesso immediato, che sta arrivando qualcosa. Chi è in salute, infatti, va allo stomaco dopo mangiato. Chi ha un intestino irritato, invece, avrà un gonfiore immediato, causato dall’intestino. Qui si inizia a parlare di patologia, perché l’intestino funziona male ed è irritato. Da qui si arriva alla famosa sindrome del colon irritabile.

Il colon irritabile (anche definito intestino irritabile) è un dolore addominale con conseguente stipsi, diarrea e aria nello stomaco. Analizzando le feci potremmo scoprire, tramite la presenza di eventuale muco, se siamo afflitti da colon irritabile.

In caso di altri avvertimenti – come ad esempio sangue nelle feci, anemizzazione non spiegata, perdita di peso o ittero –dobbiamo indagare per escludere problematiche più serie e organiche. Una volta escluse patologie importanti, possiamo concentrarci sullo stress e sull’alimentazione.

Le intolleranze

Intolleranze e allergie vanno sempre distinte in maniera netta e precisa. Le seconde, infatti, coinvolgono il sistema immunitario, mentre le prime no. La più famosa tra gli adulti è, sicuramente, l’intolleranza al latte o per meglio dire allo zucchero del latte: il lattosio.

Un’altra è l’intolleranza al glutine. Molte persone digeriscono male il frumento, ma si tratta di un frumento modificato, con un livello di gliadina maggiore che innesca poi la reazione nel nostro organismo.

In tal caso, però, dobbiamo accertarci di non essere celiaci, visto che la differenza è tanta. Una celiachia non tenuta sotto controllo, infatti, può portare al linfoma. Esclusa la celiachia, possiamo decidere di variare la nostra alimentazione per fronteggiare il problema.

Latte, glutine e…

Come già detto, quando si parla di intolleranze bisogna essere molto precisi e non semplificare. Sulla tematica relativa al latte va, infatti, fatta una distinzione tra intolleranza al lattosio e allergia alle proteine del latte, che sono ricche di leucina, un aminoacido indispensabile per i muscoli. Nel primo caso possiamo guardare verso dei tipi di latte fermentati, mentre nel secondo caso ci dobbiamo dimenticare tutto ciò che si ricava dal latte.

Anche se insistiamo a cercare intolleranze e/o allergie alimentari, non dimentichiamoci che ci sono sempre quelle inalanti. Magari pensiamo che il problema sia nel glutine della pasta, mentre magari è inalante e, soprattutto, c’è sempre stato.

Facciamo degli appositi controlli e non diamo mai nulla per scontato. Attenzione anche al nichel, che è presente in tutti gli alimenti che mangiamo. Come sempre, rivolgiamoci a degli specialisti per escludere delle problematiche più serie e poi agiamo di conseguenza.


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