7 abitudini che rendono monotono il microbiota intestinale
Possono esserci delle abitudini alimentari che, senza saperlo, ci portano verso una monotonia del microbiota intestinale. Una situazione assai problematica, visto che va ad intaccare la varietà della popolazione batterica del nostro intestino, che dipende direttamente dalle nostre scelte alimentari.
Le conseguenze possono essere di vario tipo: reflusso, stipsi, scariche, aria nella pancia e dolori. Per non parlare, nel tempo, della permeabilità intestinale, delle allergie, dell’ipertensione e via dicendo.
Di seguito vedremo insieme 7 principali abitudini che, se reiterate nel tempo, possono portarci alla monotonia del microbiota intestinale. Se poi volete approfondire ancora di più l’argomento, vi consiglio di seguire il corso che trovare nell’area formazione del mio sito: “Reset intestinale”.
Latte vaccino
Chi beve latte vaccino tutte le mattine, va verso la monotonia del microbiota. Anche il latte senza lattosio non aiuta, perché i problemi della mucosa intestinale sono collegati anche alla caseina e a tutta una serie di sostanze contenute nel latte.
Bevande zuccherate e gasate
Creano infiammazione della mucosa intestinale e ci spingeranno verso la monotonia del microbiota. Anche l’acqua gasata rientra nella categoria.
Snack saporiti
Tutti quei cibi, dalle patatine fritte ai salatini, che mangiamo prima dei pasti, possono creare problematiche.
Grassi saturi
Evitiamo di mangiare troppo spesso la carne se non voglia incappare nella problematica scaturita dai grassi saturi.
Glutine
La pasta, di per sé, non è un problema. Lo è, invece, il glutine. Il 90% del frumento in commercio, infatti, risulta modificato con un eccesso di glutine. Se usiamo quotidianamente pasta proveniente dallo stesso frumento, rischiamo di andare verso la monotonia. È quindi importante variare questo aspetto alimentare.
Antibiotici
Sono come un bombardamento intestinale che va a distruggere i batteri e porta alla monotonia.
Lassativi
Questi non sono certo la soluzione alla stipsi, che può invece essere affrontata con una sana alimentazione e con l’aiuto della fitoterapia e la gestione dello stress.