Emoglobina glicata: cos’è e come ridurla

Può capitare che, andando a fare le analisi, troviamo un valore alterato per quel che riguarda la glicemia. Questo, però, potrebbe essere un dato falsato. Sono diversi i fattori che influiscono: dalla condizione di stress emotivo, fino ad un caffè preso banalmente il giorno prima.

Ecco allora che per un dato più veritiero, andremo a ripetere le analisi con particolare attenzione al valore dell’emoglobina glicata.

Che cos’è

Ma di cosa parliamo quando trattiamo di emoglobina glicata? Immaginiamo una porzione di glucosio che si leghi alla porzione eme del nostro sangue. Questo si verifica quando la concentrazione di glucosio nel sangue è troppo alta. L’organismo, per tutta risposta, cerca di nascondere la situazione e crea l’emoglobina glicata.

Questo valore, non influenzato da ciò che abbiamo mangiato o da eventuale stress, va a considerare la reale situazione negli ultimi 2-3 mesi del glucosio nel sangue. Per tale motivo, in caso di valore glicemico alto durante le analisi, è un controllo che risulterà più accurato e veritiero.

Cosa fare per ridurre il valore

Per controllare i livelli di emoglobina glicata e, quindi, tenerla sotto controllo, esiste una tabella con dei valori di riferimenti. Se la percentuale di emoglobina glicata è sotto il 6%, ad esempio, il nostro stato di salute non è a rischio. Se, invece, il valore oscilla tra i 6 e i 6.45, dobbiamo controllarci periodicamente per non rischiare di avere problematiche legate al diabete. Se andiamo oltre i 6,5, infine, possiamo considerarci totalmente in una situazione diabetica.

Ma quindi cosa possiamo fare per ridurre tale valore? Oltre a seguire puntualmente le indicazioni del nostro medico curante, dobbiamo tenerci in allenamento. Il movimento muscolare, infatti, migliora il metabolismo del nostro corpo.

A livello di alimentazione, invece, seguiamo una dieta antinfiammatoria, mantenendo in questo modo stabili i livelli di insulina e glicemia nel sangue. È quindi importante gestire bene i nostri pasti, bilanciando sempre carboidrati (meglio se a lento rilascio), proteine e grassi. Opportuno, infine, gestire anche lo stress con esercizi di respirazione e meditazione.


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