Capillari fragili: cosa sono e come intervenire

Sempre più persone soffrono di capillari fragili, ovvero di quei capillari superficiali che hanno subito una vasodilatazione. Spesso, infatti, appaiono sulla pelle con forme particolari e sgradevoli alla vista.

Sintomi e cause

I sintomi che possono accompagnare questa situazione sono sicuramente variabili e dipendono dal singolo individuo. Tra i più comuni c’è il prurito alle gambe, la stanchezza degli arti e, in alcuni casi, financo il dolore.

Tra le cause, invece, molti imputano il tutto alla genetica e, quindi, ad una sorta di ereditarietà. Tale predisposizione, però, si può attivare o disattivare con delle scelte del proprio stile di vita. C’è anche chi, tra le concause, parla di insufficienza venosa, ma questo è un altro caso da trattare a parte.

Tra le cause principali dei capillari fragili c’è certamente lo stress, che porta a un impoverimento di alcuni nutrienti; è il caso della vitamina C durante la gravidanza. Analizziamo anche la sedentarietà (o lo stare fermi, anche in piedi, per troppo tempo) che genera un ristagno del sistema nervoso. Da non sottovaluta anche un’alimentazione povera di antiossidanti, magnesio e vitamina C.

Come intervenire

Come è possibile, quindi, intervenire su questa problematica con uno stile di vita e a costo zero?

Per prima cosa è importante idratare correttamente il corpo. Cerchiamo di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Scegliamo, al contempo, alimenti ricchi di micronutrienti, come frutta e verdura, sfruttando anche quella di stagione come ad esempio gli agrumi che sono ricchi di vitamina C.

Il movimento del corpo, come già detto, è molto importante, visto che le contrazioni degli arti spingono il sangue dal basso verso l’alto. Un valido alleato può essere trovato anche nella fitoterapia, grazie all’utilizzo di ippocastano, centella, rosa canina e castanea vesca; tutte piante ricche di flavonoidi (quindi antiossidanti), minerali e vitamina C.


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