Intolleranza al lattosio: cosa fare

Può succedere di scoprire di essere intolleranti al lattosio, ma al contempo di non voler rinunciare al latte e ai suoi derivati. Allora cosa fare? I più, sempre con maggior frequenza, decidono di affidarsi ai medicinali, facendo un uso smodato delle compresse di lattasi. Queste, ingerite un’ora prima del pasto, ci aiutano a digerire meglio il lattosio.

Ma la vera domanda da porsi è un’altra: siamo così sicuri di non poter fare a meno del lattosio e di tutti gli alimenti che lo contengono?

La lattasi

L’essere umano, per sua natura, da 0 a 5 anni produce normalmente la lattasi, ovvero quell’enzima che aiuta nella digestione del lattosio. Superati i 5 anni di età, però, tale produzione si ferma. Non siamo, infatti, pensati per bere latte, soprattutto se derivante da un altro mammifero come la mucca, per tutta la vita.

È così che si possono sviluppare delle intolleranze, soprattutto se facciamo ampio uso di latte e derivati nel corso della quotidianità. Da qui un bivio. Se abbiamo un intestino in salute, ogni tanto possiamo concederci anche un po’ di latte, una mozzarella di qualità o un dolce preparato con lattosio. Ma solo ogni tanto e senza esagerare.

Al contrario, se non vogliamo privarci del latte, ricorriamo come detto alle compresse di lattasi.

Cosa fare

Come già spiegato, però, l’assunzione eccessiva di medicinali, in questo caso di compresse di lattasi, può essere deleterio. Quindi cosa possiamo fare se non vogliamo privarci del latte?

Optiamo per delle bevande vegetali, purché siano compatibili con la situazione del nostro intestino e del nostro stomaco. La soia, in tal senso, potrebbe essere deleteria; sempre meglio chiedere al nostro medico di fiducia.


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