Radice di cren: cos’è e come si usa
La radice di cren, anche detta “barbaforte”, è una radice particolare, con un sapore che ricorda il piccante ma che non c’entra nulla con il pepe o il peperoncino. Ha, infatti, un guasto acre e quando si usa in cucina si può piangere anche più della cipolla.
In cucina
In cucina viene usata per una famosa salsa: la salsa cren, che prende il nome dalla radice stessa. Per realizzarla il procedimento è abbastanza semplice, vediamolo insieme.
Si sbuccia la radice e si taglia a piccole fettine, per poi grattugiarle. A questo aggiungiamo la mollica di pane ridotta in polvere, aceto di mele e olio extravergine di oliva. Alla fine e si mescola il tutto con l’aggiunta di un pizzico di sale e zucchero quanto basta.
La salsa cren è ottima per accompagnare carne e bolliti, ma il gusto può anche non piacere per il suo sapore spinto. Provatela e mi direte!
In fitoterapia
Utilizzo interessante per la radice di cren anche in fitoterapia, dove può essere utilizzata in due modi.
- Per via esterna migliora i dolori, soprattutto quelli relativi alle tendiniti ed ha anche una potente azione antivirale contro l’herpes. Attenzione, però, se soffriamo di pelle sensibili; potrebbe avere delle controindicazioni a livello di irritazione.
- Per uso interno, invece, ha un potere diuretico e drenante a livello renale e del fegato, migliorando la digestione. E’, inoltre, un buon antibatterico e questa particolarità la rende utile nel trattamento delle cistiti.
Le proprietà
La radice di cren, a livello alimentazione, non si presenta come ricca di grandi micronutrienti. Ha, infatti, solamente delle vitamine idrosolubili come la C e alcuni Sali minerali. La cottura, però, può far disperdere tali proprietà.
Se soffriamo di ipotiroidismo e problematiche gastriche o ulcere, facciamo attenzione al suo utilizzo perché può irritare la mucosa intestinale.
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