Perché scegliere la pasta di farro
Diciamocelo chiaramente: per noi italiani la pasta è uno dei piatti per eccellenza! Dopo una giornata di lavoro torniamo a casa, mettiamo l’acqua sul fuoco e in 10-12 minuti il piatto è pronto, magari con un buon condimento. Spesso e volentieri, però, ne diventiamo dipendenti, il che può creare delle problematiche a causa dell’eccesso di glutine e di amido.
Benefici e problematiche della pasta
Prima di tutto va chiarito che la pasta normale non fa male. È, infatti, un ottimo alimento e ha un indice glicemico contenuto, essendo anche un buon compromesso per quel che riguarda l’oscillazione tra insulina e glicemia.
Essendo, come detto, un pasto rapido, il tutto si gioca sui condimenti, che non devono essere troppo pesanti. Se non abbiamo problematiche di glutine, possiamo mangiare tranquillamente la pasta 2-3 volte a settimana.
La pasta di farro
Se poi vogliamo scegliere una pasta di maggiore qualità e vogliamo variare la nostra alimentazione quotidiana, possiamo puntare sulla pasta di farro. La scelta potrebbe essere dettata da almeno 5 buoni motivi. Quali? Vediamoli insieme.
- Ha una genetica non modificata e, di conseguenza, ha una bassa concentrazione di glutine. Ottima per la dieta antinfiammatoria.
- Possiede una buona quantità di fibre, che aiuta e sostiene la flora batterica intestinale, contenendo la glicemia.
- Il gusto è simile alla pasta normale ed è quindi una buona scelta qualitativa a livello organolettico.
- Ha un basso indice glicemico.
- Il farro è ricco di vitamina A, B1, B2, B3 e tante altre, oltre a contenere ferro e fosforo.
Il tutto si gioca sui condimenti. Preferiamo una pasta con verdure, pesce e legumi, evitando mix con la carne, che può essere mangiata in un altro momento.
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