Il cibo che danneggia la salute

Molti professionisti dell’ambito nutrizionale sostengono che non esista un cibo che può danneggiare, in senso assoluto, la nostra salute, così come non ne esista uno che possa risultare benefico.

Tutto, quindi, dovrebbe essere basato sulla giornata alimentare e sul conteggio delle calorie. Una filosofia chiara: possiamo mangiare tutto, basta non esagerare.

Riflettiamo, però, e cerchiamo di ascoltare i nostri visceri.

Un esempio lampante e attuale: finiscono le feste e la Befana cosa porta?

Tutti dolciumi e cibi industriali. Io e tanti altri professionisti li vediamo come e definiamo “schifezze”, in quanto contengono tre ingredienti principali: zucchero, grassi idrogenati e conservanti/coloranti.

Cibi deleteri

Lo zucchero rientra di diritto tra i cibi deleteri per la salute.

Quello raffinato, infatti, sostiene l’infiammazione della mucosa intestinale, che porta a scariche e crea una vera e propria dipendenza.

Questi alimenti, anche se assunti in piccola quantità, non fanno bene.

Acidificano e tendono ad innalzare glicemia e insulina, oltre che a farci mettere grasso viscerale sulla pancia che ci predispone a sindromi metaboliche.

Stesso discorso, se non peggiore, va fatto per i grassi idrogenati.

Questo, oltretutto, è un elemento creato dall’uomo che va ad intaccare direttamente le cellule del nostro organismo, indurendole.

Di conseguenza si creano dei problemi di comunicazione tra una cellula e l’altra.

Una nuova visione

È chiaro che se ogni tanto mangiamo una merendina o un alimento confezionato, non è che ci ammaliamo.

Il problema nasce se inseriamo questi alimenti nel quotidiano, visto che creano dipendenza e l’organismo li ricercherà ulteriormente.

Come abbiamo visto, quindi, gli alimenti pro-infiammatori esistono, così come quelli pro-infiammatori che fanno bene al nostro corpo e alla nostra salute.

Tutto sta nel cercare di vedere la nostra alimentazione quotidiana sotto una lente d’ingrandimento differente.


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