Come integrare il ferro naturalmente

Il ferro è uno dei minerali essenziali per il nostro organismo, ma è, al contempo, un elemento molto particolare. Basti pensare che, nella tavola periodica, segna un confine tra i metalli buoni e quelli cattivi. Proprio questa sua particolarità, conferisce al ferro una grande attenzione da parte del nostro organismo, che lo monitora con attenzione.

La particolarità

Quando c’è un eccesso di ferro nel nostro corpo, l’organismo si allerta, poiché potremmo essere in una situazione di forte infiammazione e/o di stress ossidativo. Quando, invece, andiamo in carenza di questo minerale fondamentale – dato che lega l’ossigeno trasportato dall’emoglobina nel sangue – possiamo presentare problemi di stanchezza, mancata concentrazione, perdita di capelli e fragilità delle unghie.

Le cause scatenanti per una carenza di ferro possono essere molteplici, ma alla base ce ne sono sempre due:

  • Problemi a livello renale e/o del midollo osseo
  • Carenza di vitamine

Come risolvere?

Nel primo caso è bene rivolgersi ad un dottore, mentre nel caso in cui ci troviamo in carenza vitaminica, le strade sono diverse. Generalmente usiamo degli integratori di ferro, ma senza ottenere i risultati sperati. Dobbiamo quindi interrogarci sul perché il nostro organismo non riesce ad assorbire il ferro.

Nella maggior parte dei casi ci troviamo in una situazione di infiammazione che fa produrre al fegato l’epcidina, che nell’intestino blocca l’enzima collegato all’assorbimento del ferro. La soluzione, quindi, va ricercata in un nuovo stile di vita, con un’alimentazione più sana e un costante movimento fisico.

Possiamo anche depurare il fegato con la fitoterapia, affidandoci alla tintura madre di cardo mariano, carciofo o tarassaco. L’importante, però, sarà impostare una dieta antinfiammatoria per ridurre lo stato di allerta che si è creato all’interno del nostro organismo.


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