Miele: che bontà!

Quante volte abbiamo sentito dire che il miele, nonostante la sua bontà, possa farci male perché ricco di zucchero? L’idea comune è che, mangiandone troppo, potremmo andare incontro a eruzioni cutanee, mal di testa, mal di pancia e cali di energia.

Questa affermazione, però, è strettamente collegata a tutte le sofisticazioni sul cibo, ovvero a tutte quelle cose che invece non sono presenti all’interno del miele grezzo; alimento sempre più difficile da trovare.

I benefici

Il miele, se parliamo ovviamente di quello grezzo, è un alimento vero e proprio. È sicuramente vero che al 95% contiene glucosio e fruttosio, che se mangiati in eccesso possono portare a problemi di diabete, insulina, ipercolesterolemia e via dicendo.

Ma il miele non è solo questo. Contiene al suo interno la vitamina C e i polifenoli con azioni antinfiammatorie e antiossidanti. È quindi ottimo, come sa bene il famoso rimedio della nonna, contro i malanni invernali e appare addirittura curativo per l’apparato bronchiale-polmonare.

Le proprietà

Oltre a quanto già visto, il miele svolge anche un’azione di protezione del fegato. È collegato anche all’eventuale riduzione di problematiche per anemie, donando forza e energia. Se usato in associazione con un grasso buono, quest’ultimo rallenta anche l’assorbimento degli zuccheri nel sangue.

Se siamo diabetici, ovviamente, facciamo particolare attenzione all’assunzione del miele. Ma, come sempre, valutiamo bene il contesto della giornata e ricordiamoci sempre che ogni alimento va bene se non ne abusiamo in quantità eccessive.


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