Grasso viscerale: perché si accumula e come liberarsene

Quando parliamo di grasso viscerale, ci riferiamo a quel grasso che si accumula all’interno della pancia e contribuisce alla crescita della circonferenza vita. È un qualcosa di molto comune negli uomini, ma anche nelle donne dopo la menopausa.

Tale grasso è pericolo per la salute, perché collegato alle sindromi metaboliche e all’infiammazione, dato che favorisce la produzione delle interluchine che sostengono il blocco del nostro metabolismo. Gli studi collegano il grasso viscerali a problematiche di insulino-resistenza, diabete di tipo 2 e varie problematiche metaboliche.

Il problema

Studi lo collegano a problematiche di insulino-resistenza, diabete tipo 2 e varie problematiche metaboliche. Va infatti specificato che questo grasso si accumula, principalmente, per un eccesso calorico nella nostra alimentazione. Quindi, in molti, pensano che basti impostare una dieta ipocalorica per sconfiggerlo.

Spesso, però, non basta. Alcune volte, infatti, il grasso viscerale è accompagnato anche da aria nello stomaco, dolori addominali, reflusso gastrico, scariche, stitichezza, stanchezza fisica e sonnolenza. Questi sono chiari segnali del nostro corpo che ci chiede di andare ad alleggerire, non solo le calorie, ma anche le funzionalità digestive. Dobbiamo, quindi, cambiare le nostre scelte alimentari.

I rimedi

Per prima cosa dobbiamo andare a ridurre gli alimenti che impiegato troppo tempo ad essere digeriti, come ad esempio la carne rossa e gli affettati. È bene, poi, ridurre anche glutine ed eliminare il lattosio, oltre a prestare molta attenzione all’utilizzo di patate, pomodori e melanzane. Si tratta, infatti, di alimenti che possono portare a disbiosi e infiammazione.

Cerchiamo, quindi, di favorire frutta e frutta secca, ma lontano dai pasti. Preferiamo i cereali integrali in chicchi e la verdura cruda e cotta. Impostiamo, in poche parole, una dieta antinfiammatoria e con scelte più sane. A questo abbiniamo il movimento fisico, a cominciare da una passeggiata, oltre a esercizi di meditazione e rilassamento per allontanare lo stress.

La fitoterapia

La fitoterapia può essere un valido alleato per la riduzione dell’infiammazione, mediante l’utilizzo di elementi come la curcuma e il cardo mariano che depurano il fegato, così come il carciofo. Per riequlibrare l’orto e il parasimpatico, quindi favorire un riposo ristoratore, possiamo invece affidarci alla melissa, alla camomilla e alla valeriana.


CLICCA SUL VIDEO SOTTOSTANTE PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI


ALTRI ARTICOLI CHE POSSONO INTERESSARTI

Come riequilibrare gli ormoni dello stress in 3 mosse

Buoni propositi per il 2023

Rosmarino: proprietà e benefici

Esercizio di respirazione scaccia pensieri