Grasso viscerale: come ridurlo?

Il grasso viscerale è quello che si localizza nella cavità addominale e ci porta ad avere una circonferenza vita abbondante, diventando al contempo pericoloso anche per la nostra salute; soprattutto se in eccesso.

Il grasso, infatti, non è da considerarsi solo come un contenitore inerte di cibo in eccesso, ma bensì come produttore di adipochine. Questi sono speciali segnali, pro-infiammatori, che creano problematiche a organismo e metabolismo.

Le problematiche

Approfondendo la questione, ci accorgiamo di come il grasso viscerale sia collegato a diverse problematiche: insulino-resistenza, quindi al diabete di tipo 2 che poi può virare, se trascurato, al tipo 1 e all’ipertensione.

Si tratta, quindi, di un grasso da eliminare a tutti i costi, ma come possiamo ridurlo? È necessario, prima di tutto, ridurre l’infiammazione. Questa, del resto, ha delle cause ben precise: alimentazione, stress emotivo cronico e attività sportiva.

  • Alimentazione

Glutine, latte e derivati (per la presenza di caseina e lattosio), solanacee fuori stagione, carne rossa, affettati, cibi idrogenati e zucchero sono tutti alimenti che sostengono infiammazione. Non vanno certamente eliminati, ma sicuramente ridotti. Cerchiamo di ridurli e, soprattutto, di variare molto l’alimentazione.

  • Stress emotivo

Se siamo sempre stressati, tendiamo all’ipercortisolemia che ci porterà ad un abbassamento della serotonina; da qui avranno luogo fame nervosa e insonnia. E’ tutto collegato. Come gestire lo stress? Con esercizi di respirazione. Respiriamo durante la giornata, ritagliamoci degli attimi tutti per noi e viviamo il presente.

  • Attività fisica

Il nostro corpo è fatto per camminare: muoviamolo! Così facendo, ci sarà una riattivazione del metabolismo e inizieremo a ridurre il grasso in eccesso.

Queste sono le chiavi per eliminare quel grasso viscerale in eccesso che ci sfigura e ci fa male. Non è difficile, bisogna cambiare solamente il nostro stile di vita, andando a modificare piano piano il nostro aspetto fisico e anche l’assetto metabolico.


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