Come risolvere i continui cali di energia

Ci sono dei periodi nella vita in cui ci sentiamo sempre stanchi, ma soprattutto abbiamo dei continui attacchi di fame o il cosiddetto “craving” (esigenza di dolci), soprattutto nel pomeriggio. Per affrontare il problema al meglio, dobbiamo prima di tutto escludere cause patologiche, croniche o di salute.

Tale situazione, infatti, potrebbe essere la conseguenza di una fibromalgia, di problematiche alla tiroide come l’ipotiroidismo autoimmune o di un possibile livello alto di diabete. Se la stanchezza, alla lunga, persiste, rivolgiamoci ad un medico. In caso contrario, vediamo di seguito come agire.

L’alimentazione

La prima considerazione da fare è sull’aspetto alimentare. Probabilmente, infatti, stiamo sbagliando qualcosa nella gestione dell’alimentazione. Se, infatti, inseriamo nell’organismo dei cibi che innalzano velocemente la glicemia senza bilanciarli, andremo a creare una iperglicemia e iperinsulinemia con ipoglicemia reattiva. Come conseguenza, quindi, avremo sempre una sensazione di fame e stanchezza.

Ciò avviene perché gli zuccheri semplici, una volta nell’organismo, fanno arrivare troppo zucchero, tutto insieme, alle cellule in periferia. Queste, per tutta risposta, non riusciranno a trasformarlo in energia e, attraverso l’insulina, lo nasconderanno nel grasso.

Da una parte, quindi, attiveremo i processi metabolici che ci portano ad accumulare grasso, mentre dall’altra le cellule periferiche invieranno un segnale di fame all’ipotalamo. La via dell’accumulo è così attivata e tenderemo a mangiare cibi che portano zuccheri troppo velocemente nell’organismo. È un circolo vizioso.

Lo stress

Non tralasciamo, come sempre, il discorso relativo allo stress. Ricordiamoci sempre che “chi ci stressa, ci ingrassa”. Lo stress cronico, infatti, produce una serie di alterazioni a livello endocrino: il cortisolo si alza e porta ad un rallentamento della tiroide e a meno ossigeno nei mitocondri. Non solo, il cortisolo alto porta anche a una riduzione della serotonina che ci porterà verso ansia, attacchi di panico e insonnia.

Il movimento fisico e altri fattori

Terzo aspetto fondamentale è quello del movimento fisico e, quindi, anche della sedentarietà. Più siamo sedentari, più non ci andrà di mangiare bene e non creeremo un buon tono muscolare.

Alimentazione, stress emotivo e sedentarietà, quindi, sono le caratteristiche principali da indagare in caso di stanchezza cronica. Ma ci sono anche altri fattori. Evitiamo, ad esempio, l’acqua frizzante che acidifica l’organismo, per non parlare di bevande gasate con zucchero. Scegliamo, invece, un’acqua alcalina, a temperatura ambiente, da bere prima dei pasti e non durante o dopo.

Come se ne esce?

Ma come possiamo uscire da questa situazione? Serve sicuramente un metodo da seguire e le alternative sono due: o ci rivolgiamo ad un professionista che ci segua, oppure ci sono i miei libri.

“Restart metabolico” ci aiuterà, in 31 giorni, a sbloccare il metabolismo, mentre “Rivoluzione metabolica”, in una settimana, ci porterà a seguire uno stile di vita sano, ma senza eccessive privazioni. Per non parlare, infine, di “Agenda della salute metabolica” che ci consentirà di pianificare al meglio le giornate.

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