Metabolismo lento? 5 analisi da considerare

Quante volte abbiamo provato a fare degli sforzi, ma abbiamo visto che il nostro peso non scende? Se avvertiamo un metabolismo non in forma e un corpo che non reagisce agli stimoli, è ora di rivolgerci al nostro medico: potremmo essere in piena sindrome metabolica.

Per confermarlo, ovviamente, il medico di base ci segnalerà gli esami da svolgere. A questi, però, possiamo aggiungere anche un controllo molto personale, andando così a stilare una lista di 5 analisi da prendere in considerazione che ci possono far capire se siamo in sindrome metabolica.

Quali sono? Vediamole insieme.

  1. Circonferenza vita

Il primo esame è a costo zero e possiamo farlo anche a casa. Prendiamo un metro da sarta e misuriamo la nostra circonferenza vita: è il primo passo per capire meglio la nostra situazione. Se, nell’uomo, andiamo oltre i 102 cm di girovita, allora saremo in sindrome metabolica. Stesso discorso per le donne, se superano gli 88 cm. Ovviamente la pancia deve essere rilassata e non tirata in dentro.

  1. Trigliceridi

Oltre a questo esame casalingo, dobbiamo controllare alcuni dati. Il primo è quello dei trigliceridi, che non deve essere oltre i 150. Se siamo oltre, facciamo attenzione.

  1. Glicemia

Secondo punto, insieme ai trigliceridi, è la glicemia basa. Stiamo parlando, quindi, del livello misurato a digiuno, che non deve superare quota 110.

  1. Colesterolo

A trigliceridi e glicemia, aggiungiamo il colesterolo. Non il colesterolo totale, però, ma le HDL. Parliamo, quindi, del cosiddetto “colesterolo buono”, che non deve scendere sotto soglia 50.

  1. Pressione

Ultimo, ma non ultimo: controlliamo la nostra pressione arteriosa. Se abbiamo delle pericolose oscillazioni oltre la quota standard (130-90), rivolgiamoci al nostro medico di base.

 

Quelli appena visti sono dei campanelli d’allarme da non sottovalutare, visto che potrebbero portarci ad un’infiammazione metabolica, ma anche cronica sistemica, di basso grado. A sua volta, però, questa può dar luogo all’innalzamento di glicemia, colesterolo, LDL e all’insulino-resistenza. Facciamo quindi attenzione, per non cadere in un circolo vizioso.

I rischi, del resto, sono elevati. Da una sindrome metabolica, infatti, rischiamo di cadere in acidosi sistemica, facendo subentrare anche lo stress emotivo. Questo porta all’aumento del cortisolo, che va ad influire sulla circonferenza vita, sul depauperamento dei muscoli, sull’insonnia, sui dolori, sui crampi e sulla stanchezza.

I problemi di metabolismo, quindi, non vanno sottovalutati: facciamo le analisi del caso e seguiamo i consigli e le prescrizioni del nostro medico di famiglia.

 

 

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