Bagno di sole: come fare il pieno di vitamina D

La vitamina D, come abbiamo già visto diverse volte, è importantissima per il nostro corpo, visto che regola e interagisce con tutte le cellule. Il miglior modo per integrare questa vitamina, che poi in  realtà è un vero e proprio ormone, è l’esposizione della pelle ai raggi del sole.

Badate bene! L’esposizione del corpo al sole contiene tutta una serie di “però”. Se ci esponiamo male, infatti, possiamo andare incontro a delle problematiche, a volte anche serie.

Come e quando esporsi al sole

Grandi consigli sul come e quando esporci al sole li ricaviamo, sicuramente, dalla formula di Holick. Questa formula matematica ci dice, ad esempio, che in una giornata con tante nuvole non riusciamo a sintetizzare bene la vitamina D.

Un altro spunto interessante è l’altezza della nostra ombra. Se questa risulta essere più alta di noi, infatti, non riusciremo a sintetizzare al meglio la vitamina D. L’orario migliore per l’esposizione è, dunque, dalle ore 11 alle ore 14/15, dove la nostra ombra risulterà più corta del nostro corpo. Questo, però, solamente nelle stagioni calde, quindi non in autunno e inverno.

Quanto esporsi al sole

Ma per quanto tempo bisogna esporsi al sole? Anche in questo caso viene in nostro soccorso Holick, dicendoci che dipende dal fototipo. Ognuno di noi, infatti, ha una carnagione diversa dall’altro e su questa base possiamo diversificare il minutaggio di esposizione necessaria per ricaricarci di vitamina D.

Una carnagione super-chiara, per intenderci, avrà bisogno di pochi minuti per integrare al meglio la vitamina D, mentre per una molto scura andiamo oltre i 40 minuti. Importante, infine, anche la percentuale del corpo da esporre, che deve oscillare tra il 60 e il 75%; quindi almeno a dorso nudo.


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