Vitamina D e prevenzione influenzale

L’importanza della vitamina D, un vero e proprio ormone, è stata sottolineata più volte. Alcuni studi, però, hanno confermato come questa possa anche prevenire le sindromi influenzali e parainfluenzali. Troppo spesso, infatti, ragioniamo con l’equazione che, con l’arrivo del freddo, tendiamo ad ammalarci per colpa di influenza, raffreddore, tosse, febbre, stanchezza e via dicendo.

Cosa fare

Per evitare di andare in carenza di vitamina D nel corso dei mesi più freddi dell’inverno, dobbiamo rinforzare il nostro sistema immunitario già in autunno. Una delle prime prevenzioni, quindi, è proprio fare il carico di vitamina D.

Durante i mesi freddi, infatti, non entriamo in contatto con i raggi UVB, la principale fonte per sintetizzare la vitamina D. Questa carenza, come detto, si ripercuote sul sistema immunitario, dando sfogo a febbre e influenza.

I livelli di vitamina D

Avendo buoni livelli ematici di vitamina D, possiamo intervenire direttamente sulle difese immunitarie. Tali livelli, come confermato dagli studi, riportano tale vale tra i 40 e i 60. Una buona strategia per prevenire l’influenza invernale, quindi, è misurare il livello di vitamina D nel sangue. Bastano dei semplici esami prescritti dal medico.

Una volta ottenuto il valore, se questo è sotto i 40 dobbiamo integrare la vitamina D, soprattutto la D3. In base a peso, altezza ed età, quindi, il farmacista o il medico possono consigliare il dosaggio quotidiano del quale abbiamo bisogno.


CLICCA SUL VIDEO SOTTOSTANTE PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI


ALTRI ARTICOLI CHE POSSONO INTERESSARTI

VITAMINA D: LA CHIAVE DELLA SALUTE

Omega 3: l’impatto sulla salute

I grassi peggiori per la salute

Autunno: la tiroide si addormenta

Allenamento di tonificazione completo

Come assimilare meno zucchero: trucco a costo zero