Trigliceridi alti: cosa fare?

I livelli di trigliceridi alti nel sangue sono strettamente collegati alla nostra alimentazione. Si tratta, infatti, di molecole di grasso, costituite a loro volta da una molecola di glicerolo e tre di acidi grassi. Queste, se prodotte in eccesso, vanno a sistemarsi nel tessuto adiposo per poi rilasciare tutta la loro energia.

Il problema

Spesso, a causa delle nostre abitudini alimentari sbagliate, le analisi del sangue ci segnalano un alto valore di trigliceridi nel sangue. Una problematica sulla quale riporre la massima attenzione, ricorrendo ai ripari il prima possibile. Tale valore alterato, infatti, può portarci a problematiche cardiocircolatorie di seria entità.

Un ruolo importante in tale processo, come detto, lo gioca l’alimentazione. La sintesi dei trigliceridi è infatti stimolata da livelli alti di insulina. Problematiche come diabete di tipo 2, insulino-resistenza o alimentazione ricca di zuccheri semplici ci predispongono ad un aumento dei trigliceridi. Stesso problema che nasce in caso di assunzione quotidiana di alcol, che diventa zucchero e spinge i livelli di insulina.

Come reagire

Chiaro che se il problema legato ai valori alti di trigliceridi è di natura generica o troppo importante, occorre rivolgersi ad un medico e, nel caso, predisporre una cura farmacologica. Se si tratta, invece, di una questione meramente alimentare, il mio consiglio è quello di iniziare a camminare quotidianamente e, magari, seguire dei percorsi di workout qui sul mio canale.

È, infatti, importante migliorare l’efficienza mitocondriale a partire dai muscoli, per poi lavorare sull’aspetto alimentare in sé. Per prima cosa andiamo a ridurre le quantità di cibo, per poi orientarci verso cibi antinfiammatori e non confezionati.

Anche lo stress può certamente incidere, quindi dobbiamo essere in grado di gestirlo tramite esercizi di respirazione e meditazione.


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