Glicotossine, il problema degli AGE
Le glicotossine, come si può capire bene dal nome, sono delle tossine legate all’assunzione di zuccheri, alle quali è bene prestare molta attenzione nell’ottica del nostro benessere fisico.
AGE
Quando parliamo di glicotossine stiamo entrando nella sfera dei così detti AGE (dall’inglese “Advanced Glycation Endproducts”), ovvero dei prodotti secondari dati dall’ossidazione del glucosio.
Quante volte pensiamo che mangiare una merendina oggi o un cioccolatino domani non possa farci male? Sbagliamo. Così facendo, infatti, andiamo a mangiare quotidianamente alimenti ad alto indice glicemico e vuoti di calorie.
Questi, entrando nell’organismo, tengono a far schizzare in alto i livelli di glucosio nel sangue, con conseguente aumento del tessuto adiposo causato dall’insulina. Il tutto, inoltre, può portate anche a conseguenze molto più importanti e gravi a livello di salute. Gli AGE, infatti, sono tra le cause principali delle malattie degenerative come Alzheimer, Parkinson e demenza.
Che succede
Quando il glucosio supera i suoi livelli basali si lega con gli aminoacidi in maniera instabile, andando a formare gli AGE che interagiranno con le nostre cellule. Nel tempo li accumuliamo e questi vanno a creare dei segnali che generano infiammazione e di stress ossidativo.
Ciò comporta che, anche se in futuro riduciamo l’assunzione di zuccheri, gli AGE continueranno a creare indipendentemente stress ossidativo e una degenerazione della cellula, del tessuto o dell’organo corrispondente.
Cosa fare
Per contrastare il rischio relativo alle glicotossine, dobbiamo evitare le pericolose oscillazioni tra glicemia e insulina, optando quindi per dieta antinfiammatoria. L’attenzione all’alimentazione è importante anche nella misura in cui il nostro corpo può allontanare gli AGE grazie ai reni, ma se invecchiando questi non funzionano più andiamo incontro a problematiche molto serie.