Semi di canapa: perché inserirli nell’alimentazione
I semi di canapa sono molto diffusi in oriente, mentre qui da noi stanno lentamente prendendo piede nel mercato culinario. Risultano essere molto popolari soprattutto tra i vegani, che cercano valide alternative a carne e derivati, al fine di avere una buona fonte di aminoacidi essenziali.
Proprietà e composizione
Analizzando i semi di canapa possiamo notare come questi siano dei veri e propri integratori alimentari. Se prendiamo il seme integro scopriamo una composizione molto interessante. All’interno, infatti, c’è una buona quota di carboidrati complessi, ma l’aspetto più interessante è quello degli acidi grassi e delle proteine.
Nei semi di canapa, infatti, troviamo un 33% di grassi polinsaturi, con una spiccata concentrazione di Omega 3 e un altissimo contenuto di Vitamina E. Tutto ciò porta, inevitabilmente, ad un’azione antiossidante, antinfiammatoria e utile per combattere colesterolo, trigliceridi e patologie infiammatorie. Sono ottimi, inoltre, anche per la prevenzione cardiovascolare.
Anche le proteine sono ben rappresentate, con una composizione al 20% di aminoacidi essenziali. Presentano anche un’ottima quota di fibre che consentono di regolarizzare il transito intestinale, diventando anche un buon nutrimento per la flora batterica dell’intestino.
In cucina
Visto l’apporto che possono dare alla nostra salute, sarebbe buona abitudine iniziare ad utilizzare i semi di canapa nella nostra alimentazione. Sono ottimi se mangiati crudi, riuscendo a sprigionare tutte le loro proprietà.
Ma offrono comunque tantissime possibilità in cucina, con addirittura l’utilizzo del seme integro nelle insalate o nel riso integrale. Il sapore è molto buono e si può ottenere anche un olio con un buon gusto, tendente alla nocciola.
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