Perdere peso senza sacrificio

Quante vogliamo rincorrere l’obiettivo di perdere peso, ma non andiamo ad apportare modifiche alla nostra alimentazione? Non andiamo ad operare, quindi, sulla qualità di ciò che mangiamo e su come lo mangiamo. Ci limitiamo solamente, il più delle volte, a ridurre la quantità di cibo. Il fallimento, in questo modo, è dietro l’angolo.

Cosa succede

Per analizzare il fenomeno e, quindi, arrivare ad una soluzione che ci consenta veramente di perdere peso in maniera corretta, bisogna iniziare a fare un ragionamento sull’obesità. Questa, infatti, si divide in due tipi ben distinti:

  • Anatomica: quando le forme del corpo cambiano nel tempo a causa dell’accumulo adiposo.
  • Cellulare: quando si registra un ingrassamento delle cellule e tendiamo ad accumulare acidi grassi e saturi come i trigliceridi.

Il problema del metabolismo nasce proprio a livello cellulare. Questo, infatti, si blocca quando mangiamo troppi grassi saturi (per la maggior parte proveniente da cibi di natura animale) e zuccheri semplici con alto indice glicemico, che come risultati innalzano insulina e glicemia. A ciò aggiungiamo che, nutrendoci solo con i cibi in questione, il nostro organismo è in carenza di vitamine e minerali. Questo accade perché mangiamo poca frutta, frutta secca e verdura di stagione.

Sono proprio questi tre elementi, infatti, ad essere ricchi, oltre che di fibre che regolarizzano la flora batterica intestinale, di vitamine e minerali utili per il nostro organismo. L’accumulo a livello cellulare avviene proprio per tale carenza. Le cellule, per difendersi, inizieranno a disidratarsi (anche perché beviamo poco) e andremo verso una riduzione dell’ossigeno a livello cellulare.

Il quadro clinico, da qui, può subire un peggioramento repentino, portandoci verso l’ipotiroidismo subclinico. In questa circostanza, infatti, il nostro corpo va ad attivare una quota eccessiva di cortisolo, abbassando la serotonina e portandoci verso attacchi di fame nervosa, ansia, depressione e insonnia.

Cosa fare

Per evitare questa spiacevole e pericolosa situazione di salute, che ci porta verso un blocco del metabolismo, cosa possiamo fare? Ridurre il quantitativo di cibo può sicuramente aiutare, ma non basta. Dobbiamo, per prima cosa, cambiare il modo di mangiare. Sia prima che durante il pasto.

Prima di sederci a tavola, infatti, facciamo un bel respiro profondo. In questo modo faremo entrare ossigeno nelle cellule. Teniamo sempre conto che per bruciare un grammo di grasso, serve addirittura un litro di ossigeno: una quantità importante.

Concentriamoci poi sull’acqua, non rischiando di rimanere disidratati. Scegliamone una con un basso residuo fisso e beviamo a temperatura ambiente prima di mangiare, mai durante. Cerchiamo, inoltre, di iniziare il pasto con verdura cruda di stagione che sostiene i processi enzimatici.

Ultimo ma non ultimo, creiamo dei pasti equilibrati. Nell’alimentazione è infatti importante tenere in perfetto equilibrio grassi, carboidrati e aminoacidi essenziali. In questo modo non andremo in carenza di vitamine e minerali, tenendo sotto controllo anche gli zuccheri. I micronutrienti, quando sono in equilibrio, consentono di sbloccare il metabolismo e farci sentire meglio.

 

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