Perché si ingrassa?
Quante volte ci guardiamo allo specchio e non ci piacciamo con quel girovita così grande? Ma la vera domanda da porsi è: perché si ingrassa? I meccanismi che avviano la via metabolica dell’accumulo di grasso, in realtà, sono abbastanza complessi. Nonostante questo, bisogna immaginarli tutti uniti e collegati.
Ricordiamoci sempre, infatti, che la salute è un equilibrio tra biochimica, struttura e psiche. Tutti questi tasselli, se smossi, ci portano verso un problema; in questo caso, è l’accumulo di grasso. In tal caso, tornando ai meccanismi di cui sopra, scopriremo che sono 4 i processi che avvengono nel nostro organismo e ci portato all’aumento di peso.
Quali sono? Vediamolo insieme.
Alimentazione
Mangiare troppo cibo e incamerare troppe calorie, ci porta verso l’accumulo di grasso. Per dimagrire, quindi, basterà ridurre cibo e calorie? Non proprio. Così facendo, infatti, si dimagrisce per un breve periodo, ma successivamente il metabolismo si abbassa e tende quasi a fermarsi.
Non possiamo, quindi, parlare esclusivamente di quantità, ma dobbiamo avere una visione d’insieme. L’alimentazione, infatti, deve distinguersi in alimenti antinfiammatori e pro-infiammatori. L’aumento di peso, infatti, è collegato aumento dell’infiammazione, dell’acidità sistemica, dello stress ossidativo e all’accumulo di tossine. Tutto ci porta al rallentamento metabolico.
Il re dei cibi pro-infiammatori è sicuramente lo zucchero, di cui però è ghiotto il nostro cervello. Non parliamo certo dello zucchero puro, ma di carboidrati complessi e cibi industriali che sono, quindi, degli zuccheri raffinati. Questi, una volta ingeriti, attivano glicemia e insulina, che svilupperanno il grasso.
Dobbiamo, quindi, ridurre gli eccessi; ma non solo quelli giornalieri! Bisogna, infatti, ragionare a lungo raggio. In una settimana, non è possibile mangiare tutti i giorni, ad esempio, il glutine. Non ha di certo un indice glicemico alto, ma crea comunque infiammazione. Ricerchiamo, quindi, cereali che contengano naturalmente una bassa quota di glutine, come farro e orzo. Così facendo, eviteremo anche le farine raffinate.
Facciamo attenzione anche al lattosio (a cui è intollerante addirittura il 75% della popolazione!) e alla caseina. Come prima, però, non significa privarcene totalmente: moderiamo le scelte e variamo. Cerchiamo di evitare anche le verdure fuori stagione e, in ultimo, non sbagliamo le associazioni alimentari.
Dobbiamo, sostanzialmente, cambiare le nostre abitudini alimentari giornaliere. Preferiamo frutta, frutta secca, semi oleaginosi: tutte sostante antinfiammatorie e antiossidanti. Vanno sicuramente bene anche verdura cruda e cotta, legumi, uova, pesce e pseudo-cereali. Ricordiamoci comunque di associare tutto bene e di non mangiare questi cibi nei momenti sbagliati della giornata.
Muscoli
Dopo aver dato ampio spazio al tema dell’alimentazione, che è sicuramente il più delicato quando si tratta di perdere peso, non dobbiamo però perdere di vista altri fattori altrettanto importanti! Come detto, la salute è un perfetto equilibrio tra biochimica, struttura e psiche.
Il secondo argomento importante riguarda i muscoli. Questi, infatti, sono il conto in banca della nostra salute e, soprattutto, sono in grado di bruciare tante calorie. Un buon tono muscolare, ci permetterà di avere un maggior numero di mitocondri, che ossigeneranno meglio l’organismo e miglioreranno il metabolismo basale.
Per fare tutto ciò, però, dobbiamo abbandonare la vita sedentaria. Compiamo esercizi di forza, resistenza e isometria, ad esempio. Stando fermi, infatti, il nostro corpo perderà tono muscolare e, come conseguenza, si ridurrà il numero di mitocondri.
Stress emotivo
Chi ci stressa, ci ingrassa. Quanto volte lo abbiamo detto? Se siamo in una situazione di stress, infatti, il nostro organismo attiverà una vita di attacco-fuga. È la risposta allo stress esterno, che andrà però a stimolare la produzione di cortisolo. Questo, a sua volta, ci porterà ad un abbassamento dei livelli di serotonina, spingendoci verso ansia, depressione, attacchi di fame, insonnia e via dicendo.
Una situazione del genere, ovviamente, cozza con la condizione mentale di voler seguire una vita sana. Se voglio ridurre le calorie, infatti, non devo essere esposto ad attacchi di fame nervosa. Come vediamo, è tutto collegato. Lo stress ci può portare in dei vortici allucinanti, fino a sforare nel cronico. I cattivi pensieri restano, infatti, nella testa e sviluppano cortisolo alto, rallentando il metabolismo: è tutto collegato.
Farmaci
Attenzione, infine, all’utilizzo eccessivo di farmaci. Questi, alle volte, possono migliorare una condizione, rovinandone un’altra. Ciò accade poiché vengono metabolizzati a livello del fegato, andando a sostenere lo stress ossidativo. Le cellule, di conseguenza, respireranno di meno e si creerà un’acidità sistematica, oltre all’infiammazione.
Attenzione, però! Non stiamo certo dicendo di non utilizzare più i farmaci. Semplicemente, dobbiamo proteggere il nostro fegato. In questo può aiutarci molto la fitoterapia, grazie al cardo mariano, al carciofo, al tarassaco e via dicendo.
Dobbiamo prenderci cura periodicamente del nostro fegato, anche con l’ausilio di antiossidanti; non basta la sola vitamina C, soprattutto se assumiamo farmaci in cronico. Per ciò che concerne, invece, la salute dei reni, possiamo aiutarci con la gemmoterapia che aiuta a depurare la matrice extracellulare.
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