Le calorie non sono tutte uguali

Le calorie presenti nei cibi che mangiamo non sono certamente tutte uguali. Se dovessimo fare un elenco degli elementi che ci espongono a sovrappeso, obesità e patologie metaboliche, dovremmo mettere sicuramente al primo posto patatine fritte, poi zucchero e alimenti raffinati vari.

L’errore

Quando ci vediamo male e/o in sovrappeso, spesso facciamo di testa nostra e, per sbloccare il metabolismo e perdere un po’ di massa adiposa, cerchiamo semplicemente di ridurre le quantità e, secondo il nostro ragionamento, anche l’introito calorico che ne deriva.

Ma siamo sicuri sia corretto come approccio? Gli alimenti che abbiamo citato in precedenza, sono detti a calorie vuote, poiché non trasformano i micronutrienti in energia.

Perché

La differenza tra i vari alimenti, quindi sta tutta nelle calorie contenute. Se mangiamo la stessa quantita di frutta e verdura o patatine e dolci, noteremo delle differenze nette. Nei primi, infatti, risiedono minerali, vitamine e micronutrienti che non troveremo mai in un alimento confezionato e/o raffinato.

Questo perché quando il glucosio entra nel nostro organismo ha bisogno di essere trasformato, inserito nella cellula e successivamente diventa energia. Se mangiamo mangio cibi senza calorie, le nostre cellule non riusciranno a catturare il glucosio, che tornerà quindi indietro e si trasformerà in grasso.

Cosa fare

Per sbloccare il nostro metabolismo e sentirci in salute, non dobbiamo pensare alle calorie, ma vanno riviste le nostre scelte alimentari. Dobbiamo andare verso un’alimentazione ricca di micronutrienti, fibre, vitamine e minerali.

A questi elementi basilari, andiamo ad aggiungere carboidrati, grassi e proteine per creare un giusto e sano equilibrio alimentare, utile per il nostro organismo e il nostro metabolismo.


CLICCA SUL VIDEO SOTTOSTANTE PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI


ALTRI ARTICOLI CHE POSSONO INTERESSARTI

Tutto il buono del carciofo

La dieta antinfiammatoria: De Mari e Garritano a confronto

Come ridurre il doppio mento

La sindrome metabolica