Intolleranza all’istamina: come gestirla

L’intolleranza all’istamina è un problema collegato all’accumulo di quest’ultima, che richiama infiammazione de una serie di problematiche come prurito, dermatiti e/o condizioni generalizzare come nausea e mal di testa.

Questo, di per sé, non è certamente un problema pericoloso, ma va gestito come tutti i problemi e, di conseguenza, affrontato nel migliore dei modi. La problematica più importante, però, riguarda l’alimentazione. Molti cibi, infatti, contengono o generano istamina:  nel video sottostante potrete trovare un sunto di tutti quegli alimenti che la contengono o meno.

L’alimentazione

Spesso, però, anche escludere i cibi sopracitati non risolve il problema. Questo perché il problema fondamentale nasce da un’infiammazione della mucosa intestinale, che a sua volta dà luogo a disbiosi. Di conseguenza qualsiasi cosa andremo a mangiare non avrà una digestione giusta, andando in putrefazione e fermentazione.

Per fronteggiare al meglio l’intolleranza all’istamina dobbiamo iniziare ad escludere dalla nostra dieta gli alimenti pro-infiammatori come carne rossa, insaccati, lattosio, caseina, solanacee, glutine, zuccheri e lieviti.

Valido alleato può essere il riso, magari in associazione con legumi. Meglio ancora se creiamo una crema di riso integrale che è facilmente digeribile, antinfiammatoria e aiuta a far ripartire intestino. Per completare possiamo aggiungere gomasio (maciniamo semi di sesamo tostati con aggiunta di sale marino integrale) e/o piselli adeguatamente preparati. Questi, infatti, vanno messi in ammollo con alga kombu o foglia d’alloro per 12 ore, prima di essere sciacquati e cucinati.

Man mano possiamo tornare verso alimenti più solidi, combattendo così l’infiammazione a step.

Stress e fitoterapia

Attenzione, come sempre, anche allo stress cronico. L’infiammazione, infatti, nasce spesso dall’ansia, quindi prendiamoci del tempo per noi stessi con esercizi di respirazione e mindfulness; può fare molto bene anche una camminata che riduce il cortisolo e gli ormoni dello stress.

L’obiettivo finale di questo percorso che vi ho descritto è quello di riattivare le DAO (diaminossidasi). Queste sono dei veri e propri filtri dell’intestino che limitano l’ingresso eccessivo di istamina dall’esterno. Sarà importante avere un giusto apporto di vitamina B (soprattutto B6) e C, per il quale ci viene incontro la fitoterapia con degli antistaminici naturali come il ribes nigrum e la liquirizia.


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