Come integrare il magnesio

Avete presente quei dolori che ci attanagliano durante le giornate come crampi, dolori o semplicemente situazioni di sovrappeso e stanchezza. Beh, possiamo scoprire che non si tratta altro che di una carenza di magnesio.

Cosa fare?

Una volta appurata una carenza di magnesio, sono due le scelte che si possono compiere.

Da una parte possiamo optare per una semplice integrazione, attraverso l’individuazione di una buona formulazione che, quando inserita nell’organismo, tenderà a migliorare fino a far scomparire i sintomi; tuttavia, quando si va ad eliminare dall’integrazione quello specifico rimedio, i sintomi si ripresenteranno dopo qualche tempo.

Una seconda strada, forse la più interessante, è quella che deve portare a capire il perché si entra in carenza di magnesio. Alcuni studi hanno dimostrato che tale carenza può derivare dall’eccesso di alcool, ma molte persone vanno in carenza pur non bevendone affatto.

Si fa riferimento, poi, a grossi problemi di malnutrizione, soprattutto in chi soffre di fame e non può accedere ad acqua pulita, come ad esempio le popolazioni del Terzo Mondo. Il problema, però, persiste anche nei paesi sviluppati.

Le cause

Ma, nello specifico, quali sono le ragioni per le persone nella fascia di età 25-40 anni che vanno in carenza di magnesio?

Uno dei motivi è dato dal ricorso ad alimenti che sono poveri di magnesio, soprattutto raffinati e super raffinati. Penso al sale da cucina, rispetto al sale integrale; qui ci sarà carenza di micronutrienti.

Ancora, si entra in carenza di magnesio quando l’organismo tende ad accumulare tossine. Queste sono molto acide e richiamano il magnesio a legarvisi, al fine di formare dei sali più idrosolubili per poter essere trasportati nei reni e poi espulsi con le urine.

Le tossine possono derivare dallo stress, quindi cambiare il punto di vista dei problemi attraverso yoga, meditazione e respirazione, fiori di Bach, quintessenze o negli inneschi emotivi, può essere un buon punto di partenza.

Da non sottovalutare anche le problematiche intestinali. Quando si hanno problemi addominali, aria nella pancia, diarrea o stitichezza è possibile che ci sia mal assorbimento della vitamina, collegata al magnesio: in presenza di un’infiammazione della mucosa intestinale, infatti, può esserci carenza di serotonina e colesterolo, alto che incidono sull’infiammazione dell’intestino.

L’erronea scelta di gruppi alimentari, infatti, va a sostenere infiammazione e disbiosi intestinale. Da evitare, quindi, carne rossa, affettati, solanacee, patate, melanzane, pomodoro o peperoni, caseina e latticini, glutine e farine 00.

Anche l’utilizzo di farmaci è tra le possibili cause di una carenza di magnesio. Questi, infatti, sono xenobiotici, per cui tendono a creare una tossicità a lungo termine. Ciò vuol dire che vengono metabolizzati nel fegato o nei reni e smaltiti successivamente, sebbene ci facciano accumulare tossine. Bisogna quindi bere almeno 1,5/2 l di acqua al giorno, a meno che non si sia fruttariani.

Le soluzioni

Per compensare alla carenza di magnesio, quindi, possiamo assumere più sali possibili di magnesio: una formulazione che sia assorbita ottimamente e faccia passare il prima possibile la sintomatologia. Allo stesso tempo dobbiamo analizzare la causa della carenza di magnesio nell’organismo, così da mettere a punto un protocollo fitoterapico e/o alimentare che sia fatto su misura.

Così facendo, nel giro di due o tre mesi, non saremo più strettamente dipendenti dal magnesio per tutta la vita.


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I sintomi più comuni della carenza di magnesio sono: Craving, Crampi muscolari, Insonnia, Reflusso gastro-esofageo, AnsiaStitichezza, Mal di testa, ipertensione giusto per citarne alcuni.

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