Cibi alcalini

Come distinguere i cibi alcalini da quelli acidi

Come distinguere i cibi alcalini da quelli acidi?

Stabilire se un cibo può essere considerato acido oppure alcalino non è sempre facile. Esistono molte tabelle di cibi alcalini (alcalinizzanti) e acidi (acidificanti), ma spesso troviamo molte contraddizioni tra una tabella e l’altra. Questo si verifica perché le classificazioni sono redatte da autori diversi.

 

 

Perché alcuni cibi alcalinizzano ed altri acidificano l’organismo?

La qualità acida o alcalina  di un cibo non si riferisce al gusto ma alla caratteristica chimica della concentrazione di ioni H+ o ioni OH-.

È  più corretto utilizzare gli aggettivi alcalinizzante ed acidificante perché esprimono l’effetto reale nel corpo dopo la completa digestione ed assimilazione dei minerali tampone contenuti degli alimenti.

Non basta che i cibi siano alcalini per avere un effetto alcalinizzante nel corpo.

Essi devono essere adeguatamente digeriti, assorbiti ed assimilati. il più delle volte, problemi funzionali gastrici, pancreatici ed epatici non permettono di rendere disponibili i fattori alcalinizzanti pur contenuti nei cibi.

 

 

I cibi possono alcalinizzare o acidificare in base al loro contenuto di sali minerali.

 

Cibi alcalini

 

Le sostanze che determinano l’azione alcalinizzante o acidificante di un cibo all’interno di un organismo sono i minerali.

In ogni cibo sono presenti sia minerali acidi che alcalini, la prevalenza degli uni o degli altri ci consente di classificare i cibi nelle due categorie.

Ad esempio il Latte materno, i maggiori minerali alcalini sono il Potassio, il Calcio,, il Sodio, il Magnesio ed il Ferro, mentre quelli acidi sono lo Zolfo, il Cloro ed il Fosforo. L’organismo ha bisogno sia dei minerali alcalini che di quelli acidi, ma con una leggera prevalenza di quelli alcalini.

Risulterebbe semplice applicare un conteggio dei minerali acidi e alcalini di ciascun alimento e creare una lista Acidi e Alcalini, ma in realtà questo non sarebbe attendibile al 100% perchè qualsiasi classificazione presuppone un perfetto funzionamento del sistema digestivo, che comprende bocca, stomaco, pancreas, fegato, intestino, ma anche l’efficenza dei sistemi drenanti come il sistema linfatico, renale ecc…

Se un cibo non viene digerito interamente e le sue scorie “acide” non vengono eliminate completamente, i minerali alcalini presenti in esso non saranno disponibili per svolgere la funzione tampone e non saranno ben assimilati (far parte integrante delle nostre cellule).

 

 

Vuoi alcalinizzare il tuo organismo con il cibo?

 

Ecco gli errori da non fare:

  1. Masticare poco. Se i cibi non vengono masticati i minerali in essi contenuti rimangono legati (quindi non biodisponibili) al connettivo (alle fibre del cibo).
  2. La cottura. Quando si cuoce un cibo, una parte dei minerali in esso contenuti viene eliminata nell’acqua di cottura e la rimanente parte viene ossidata (legata all’ossigeno).In questo modo i minerali non possono essere assorbiti e assimilati.
  3. Additivi chimici e conservanti. I minerali naturali contenuti nei cibi si combinano con i conservanti, esaltatori di sapidità, antiossidanti chimici per cui cessano di essere biodisponibili per il nostro organismo.
  4. Cibo industriale. L’industria alimentare sottoporre i cibi a processi che ne alterano le qualità nutrizionali. Questi processi depauperano il quantitativo di minerali (anche altri nutrienti subiscono lo stesso destino) e ne bloccano la biodisponibilità. Inoltre accade che nell’intento di compensare la perdita di micro nutrienti e minerali l’industria provi ad aggiungere vitamine e minerali di sintesi. Ciò determina un doppio danno, da una parte la perdita di preziosi nutrienti utili alla nostra salute e dall’altro l’introduzione di sostanze in grado di determinare una certa tossicità.
  5. Molti cibi vengono irradiati. Questo procedimento oltre a distruggere gli enzimi e le vitamine, interferisce anche con l’acqua ed i minerali contenuti negli alimenti disturbandone l’assimilazione. Non è tutto: cosa accade quando irradiamo del grano oppure dell’aglio? Semplice ciò che viene irradiato non può più germogliare. Questo significa che ogni qualvolta ingeriamo cibo irradiato stiamo ingerendo qualcosa che non è più vitale… Vi lascio immaginare quali conseguenze ha può avere sul nostro corpo.

 

 

Malattie? Questione di Ph

Se il nostro sistema digestivo è perfetto e le nostre riserve alcaline sono ottimali, possiamo permetterci il lusso di mangiare cibi acidi senza acidificarci.

Se invece siamo a corto di riserve di minerali alcalini, anche mangiando pochi cibi acidi, il nostro organismo facilmente si acidificherà e sarà afflitto da innumerevoli sintomi e disturbi. L’acidosi tissutale può manifestarsi con reflusso, acidità, meteorismo, stipsi, scariche, stanchezza cronica, dolori osteoarticolari, insonnia, ansia, confusione, attacchi di panico, depressione, ipertensione, sovrappeso, diabete, obesità, ipercolesterolemia, ecc..

Alla base delle più svariate patologie c’è l’acidosi biochimica, l’infiammazione cronica sistemica di basso grado,. l’accumulo di tossine e lo stress ossidatativo, è imperativo ripristinare le riserve alcaline per tamponarla.

 

 

Quali sono i cibi alcalinizzanti?

I cibi che hanno maggiore potere alcalinizzante sono le verdure e gli ortaggi.

Questi alimenti sono vantaggiosi per il ripristino dell’alcalinità generale del corpo perchè contengono un’alta quota di acqua, un’abbondante quantità di minerali alcalini e sono poveri di zucchero e proteine.

La frutta è un ottimo cibo alcalinizzante a patto che venga mangiata lontano dai pasti e che sia di stagione

Le combinazioni alimentari sono importanti per la corretta digestione. Fai attenzione a non mischiare fonti proteiche differenti nello stesso pasto e ad evitare cibi ricchi di grassi saturi e a masticare bene.

Nella pratica un pasto per essere considerato alcalinizzante deve provvedere una buona quantità di verdure crude, non oltre il 15% di proteine e il resto ripartito tra grassi “buoni” e i carboidrati.

Esempio di un pranzo alcalinizzante da provare nell’ordine:

2 bicchieri di acqua naturale + insalata di finocchi e carote condite con olio e limone + riso integrale condito con lenticchie. + spinaci bolliti e conditi con olio e limone.

La scelta di alimenti non modificati dall’industria alimentare apporterà all’organismo elementi nutritivi importanti: acqua biodisponibile, enzimi, vitamine e minerali.

 

Le varie classifiche sono redatte sulla base di un perfetto funzionamento del sistema digerente e del metabolismo cellulare.

Ogni organismo è un complesso laboratorio alchemico, il cui funzionamento ottimale dipende anche da fattori mentali, emotivi, atmosferici e climatici, motivo per il quale non è facile stilare una lista con distinzioni nette.

In linea di massima l’indicazione corretta è quella di favorire alimenti naturali, non modificati dall’industria alimentare e non imbustati in plastiche ecc.

Scegliete frutta, frutta secca, verdure di stagione, legumi, cereali in chicchi. Come fonti proteiche molto bene le uova e il pesce, limitate il consumo di carne e insaccati.

 

Quali cibi preferire:

di seguito ho preparato per voi una lista di cibi organizzata in base alla loro capacità di alcalinizzare il nostro organismo.

Cibi con potere basificante alto: Alghe, germogli (alfa alfa), Lyme, limone, uva spina, mango, papaia, uva, anguria, melone, prezzemolo, cavolo, cetriolo, crescione, agar agar, kuzu.

Cibi con potere basificante medio: Menta, salvia, sedano, te verde, zenzero, cannella, datteri freschi, miele grezzo, cedro, kiwi, mandarini, mela, ribes nero e rosso, albicocche, fichi freschi, fichi d’India, nespola, pere, avocado, banana, more, fagiolino in baccello, fave fresche, piselli freschi, asparagi, bietole, carote, finocchi, insalata, lattuga, tarassaco, spinaci, zucca, curcuma.

Cibi con potere basificante lieve: Amaranto, miglio, quinoa, riso integrale, burro di cocco, sesamo, carrube, arancia, fragole, bacche di Goni, amarene, lamponi, melograno, mirtillo, olive, pesche, mandorle, cipolla, porro, origano, rosmarino, batata, broccoli, cicoria, crauti, funghi, zucchine.

Cibi con potere acidificante lieve: Te nero, avena, grani antichi, prugne, susine, noce di cocco, ceci, fagioli neri, fave secche, lenticchie, piselli secchi, yogurt, anacardi, canapa, noci, nocciole, noci brasiliane, noci di macadamia, noci peccaminosi, pinoli, semi di girasole, semi di zucca, curry, noce moscata, pepe, pomodori.

Cibi con potere acidificante medio: Latte vaccino, germe di grano, burro, salsa di soia, senape, cioccolato, la maggior parte delle carni, formaggi, patate.

Cibi con potere acidificante alto: Alcolici, bevande gassate, caffè, latte vaccino pastorizzato, vino trattato con solfati, frumento raffinato, riso bianco brillato, mais, aceto, dolcificanti di sintesi, fruttosio, lievito di birra, mi ettaro e raffinato, salumi, seitan, arachidi, pistacchi.