Glutatione: cos’è e a cosa serve
Nella Rivoluzione metabolica dedico una parte importante alla componente dello stress ossidativo. Successivamente, ma strettamente collegato, potete trovare un grande spazio dove, invece, si parla del glutatione.
Cos’è?
Quando parliamo di glutatione, stiamo parlando del più potente antiossidante chelatore di metalli pesanti endogeno. Tale elemento, infatti, viene prodotto direttamente da noi e, più precisamente, dal nostro fegato.
Il glutatione, stante la sua importanza, contiene tre aminoacidi essenziali: il glutammato, la cisteina e la glicina. Questo significa che non resiste all’acidità dello stomaco.
Il collegamento con lo stress ossidativo
Lo stress ossidativo è una condizione patologica causata dalla rottura dell’equilibrio fisiologico in un organismo vivente, tra produzione ed eliminazione di specie chimiche ossidanti. Detto così, forse lo capiamo in pochi. Immaginiamo, quindi, che lo stress ossidativo sia come della ruggine sul ferro.
Pensiamo, quindi, al nostro corpo come una barca, con una catena di ferro alla quale è legata un’ancora. Se questa viene messa alle intemperie, tenda ad arrugginire la catena e, di conseguenza, compirà le sue funzioni con più fatica. L’accumulo di radicali liberi per il nostro corpo, è come la ruggine per quella catena.
Le qualità del glutatione
Tutto questo per sottolineare l’importanza del glutatione, che essendo un potente antiossidante è in grado di ridurre i radicali liberi e, al contempo, rallentante l’invecchiamento del corpo e anche quello metabolico.
Riassumendo, quindi, possiamo tranquillamente dire che il glutatione svolge 4 particolari funzioni:
- Riduce i radicali liberi;
- Riduce l’infiammazione cronica sistemica;
- Aiuta a ripristinare la mucosa intestinale;
- È in grado di chelare i metalli pesanti.
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