Carne rossa: come compensarne i danni

Qualche giorno fa è stata Pasquetta e, quasi sicuramente, tutti noi ci siamo dati alla pazza gioia con la classica grigliata in compagnia di amici e parenti. Un momento gioioso e allegro, soprattutto dopo due anni in cui siamo dovuti rimanere distanti.

Ricordiamoci sempre, però, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato che un eccessivo utilizzo di carne rossa e affettati, può portare, con tutta probabilità, a problemi cancerogeni. Parliamo, comunque, di un consumo quasi quotidiano.

I rischi della carne rossa

Al di la dell’avvertimento lanciato dall’OMS, mangiare carne rossa può portare all’infiammazione della mucosa intestinale, con diversi meccanismi. La carne rossa, infatti, contiene un pool completo di aminoacidi (tutti e 20), che tendono ad acidificare.

Quando il nostro organismo avverte acidità, andrà a compensare, cedendo molecole di elementi importanti come il calcio e magnesio, portando quindi a problemi importanti come la ritenzione idrica oppure a problematiche di metabolismo rallentato.

La carne rossa, inoltre, contiene una grande quota di grassi saturi. Questi, quasi per antonomasia, sono strettamente collegati a problemi circolatori come colesterolo e trigliceridi.

Cosa fare per limitare i danni?

Cosa possiamo fare, allora, per contrastare le problematiche che potrebbero derivare dall’eccessivo consumo di carne rossa?

Dobbiamo andare ad inserire degli alimenti antiossidanti e antinfiammatori, come la verdura. Questa, infatti, avrà un effetto di contrasto all’infiammazione ed in più compenserà il tutto grazie alla presenza di fibre che favoriscono la flora batterica intestinale.

Valido alleato sarà anche la frutta, in particolar modo mela, papaya e ananas. Le ultime due, soprattutto, contengono degli enzimi proteolitici che consentiranno di migliorare la digestione delle proteine.


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