Burro di arachidi: i benefici

Il burro di arachidi è una preparazione cremosa a base di arachidi, che vengono prima tostatei e poi macinatei. Questo è un alimento tipico della cultura americana, che ne fa grande uso anche se in maniera sbagliata. E’ usuale, infatti, usarlo per panini strafarciti con bacon e magari anche frutta. Ovviamente un’associazione assurda.

Le arachidi

Le arachidi, da sempre, vengono considerati dei frutti con guscio. In realtà qui siamo nel campo delle leguminose. Il burro di arachidi venne inventato da un farmacista americano attorno al 1890.

Questo farmacista scoprì che le arachidi sono ricche di proteine, ma in quel momento storico venivano considerati un alimento per ricchi. Per questo invetò il burro di arachidi, un alimento accessibile per tutti e con grandi benefici. Quali? Vediamoli insieme!

 

Le proprietà

Benché poco usato, il burro d’arachidi è un ottimo alimento, in quanto tale leguminosa è ricca di grassi (51%) buoni senza colesterolo, che aiutano il profilo lipidico. Contiene anche un’ottima quota di proteine (25%) e di carboidrati (19%).

C’è anche un’ottima presenza di fibre (teoricamente 25%), ma è valido solo sulle arachidi con tegumento. In molti burri di arachidi, infatti, troviamo edulcoranti che apportano solo presenza di zucchero, estromettendo la presenza del  tegumento. In questo caso le fibre scendono dal 25 al 6% e il cibo smette di essere di nutrimento per il microbiota intestinale.

I benefici

Il burro di arachidi risulta essere ricco di Vitamine del gruppo E e B, oltre che di acido folico, sali minerali, polifenoli e arginina, il che lo rende un alimento molto interessante nell’ambito antinfiammatorio.

Fa ingrassare? Dipende da quanto e da come lo mangiamo. Basti pensare che in 100 gr, troviamo ben 600 calorie; sicuramente tante. E’ vero che all’interno del burro di arachidi ci sono molti micronutrienti, ma non dobbiamo comunque esagerare.

Un buon modo per assumere burro d’arachidi senza troppi danni, è mangiarlo in una colazione più ricca del normale.


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