Gastrite: cosa fare?

Se soffriamo di gastrite, cosa possiamo fare? Prima di tutto, bisogna capire cosa sia la gastrite e tutto ciò che porta con sé: disturbi, sintomi e ripercussioni.

La gastrite

La gastrite si presenta con dei sintomi molto fastidiosi e, a volte, anche dolorosi. Si parla di acidità a vari livelli (a volte permanente, a volte intermittente), dolori alla bocca dello stomaco e/o all’addome, oltre a dei fastidiosissimi crampi. Spesso, ma non sempre, il tutto può essere accompagnato anche da una sensazione di nausea.

Ma quindi come possiamo intervenire? Prima di andare a vedere come intervenire, sarebbe importante capire dove farlo. Ricordiamoci, come sempre, che la salute è infatti un equilibrio tra biochimica, struttura e psiche. Dobbiamo quindi intervenire su tutti e tre gli aspetti, che sono fondamentali per il nostro corpo e la nostra salute.

Con troppa semplicità, il più delle volte, ci si affida ad una compressa antiacido, che tende sicuramente a far passare il problema. In realtà, però, questo si sposta solamente, passando da stomaco a intestino. La soluzione, quindi, è cambiare alcune nostre abitudini che sostengono la problematica della gastrite.

I consigli

Uno degli errori più comune di chi soffre di gastrite è che beve poca acqua e, quando lo fa, la beve gasata. Come prima cosa, quindi, togliamo tutte le bevande gasate: beviamo solo acqua naturale e, possibilmente, con un basso residuo fisso.

Attenzione, però: non va assolutamente bevuta durante o dopo il pasto. Quando noi mangiamo, infatti, il cibo permane nello stomaco e aumenta l’acidità. Se noi beviamo acqua, questa si intrappola nello stomaco e può compromettere i processi digestivi. Beviamo acqua prima di mangiare, così potrà avere un transito più diretto tra esofago e intestino, migliorando i processi digestivi.

Aspetto importante è anche il digiuno. L’idea, per combattere la gastrite, è quella di mangiare poco e spesso, soprattutto alimenti che non impegnano troppo lo stomaco. Dobbiamo anche masticare bene, dandoci un tempo di qualità mentre mangiamo. Trasformiamo i cibi da solidi a semiliquidi prima di deglutire.

Già con questi consigli potremmo risolvere tante problematiche relative alla gastrite lieve. Ma non è tutto…

L’azione batterica

La gastrite, a volte, può essere sostenuta da batteri come l’helicobacter pylori. Questo, se trascurato, può peggiorare la situazione, andando a sfociare in ulcere gastriche. Facciamo attenzione!

Se, quindi, la gastrite è sostenuta dal batterio, la terapia classica prevede di utilizzare antibiotici per distruggere il batterio, con l’ausilio di un gastroprotettore. Ci sono, però, anche altri approcci, come quello di utilizzare dei batteri competitivi per combattere l’helicobacter pylori: stiamo parlando del lactobacillus acidophilus.

Tale terapia, però, richiede una concentrazione molto alta di tale batterio competitivo: almeno 10 miliardi per grammo, per una somministrazione (3-4 volte al giorno) di almeno 3 grammi. Così facendo potremmo combattere la gastrite, non andando ad intaccare la flora batterica intestinale.

Cosa mangiare

Dopo tutte queste indicazioni, però, una domanda sorge spontanea: cosa mangiare se si soffre di gastrite? Ci sono, ovviamente, alcuni alimenti che possono dare più fastidio di altri, vediamoli insieme.

Tra quelli da evitare c’è sicuramente la carne (bianca e rossa) e gli affettati. Facciamo attenzione anche al lattosio e alla caseina, che appesantiscono processi digestivi, ed evitiamo lo zucchero che può sostenere l’infiammazione e, di conseguenza, la gastrite. Attenzione anche a pomodori e agrumi che possono irritare la mucosa e sostenere la gastrite.

Concentriamoci, quindi, su cibi antinfiammatori: cereali in chicchi (riso integrale e farro), visto che anche il glutine in eccesso crea problematiche.

Non dimentichiamo, infine, la componente di ordine psicosomatico. Lo stress cronico, infatti, può sostenere ortosimpaticonotonia, che ci può portare ad un aumento dell’acidità gastrica. Lo stomaco, infatti, ha la funzione di accettare gli alimenti, ma allo stesso tempo può accettare anche eventi ed emozioni.

Per fronteggiare tale problematica possiamo dedicarci ad esercizi di respirazione e meditazione, oltre a camminare all’area aperta. Un occhio anche alla fitoterapia, con i fiori di Bach che possono essere un nostro validissimo alleato.

 

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