Cosa mangiare per avere un’abbronzatura senza danni

L’estate è alle porte e la voglia di abbronzatura ci sta chiamando.
Per avere una pelle abbronzata dobbiamo, ovviamente, esporci al sole in maniera adeguata, andando però incontro quei soliti dubbi e paure relativi a invecchiamento della pelle e scottature.

Come possiamo, quindi, abbronzarci al meglio, ma senza rischiare nulla? Attraverso una sana e giusta alimentazione; vediamo come…

Cosa fare

La vera protezione della pelle, come vedremo, si origina dall’interno del nostro corpo e dalle scelte alimentari che compiamo. Non solo crema protettiva, quindi, ma anche un’alimentazione ad hoc.

Per prepararci al meglio in tal senso, infatti, dobbiamo tener conto di due aspetti fondamentali:

  • Idratazione del corpo – Nel caso di acidosi sistemica, una pelle secca sarà meno resistenti nei confronti dei raggi solari. Il segreto, quindi, è bere tanta acqua naturale (meglio ancora se con un basso residuo fisso). La regola? Beviamo 2 bicchieri di acqua prima di ogni pasto.
    L’idratazione piò arrivare anche attraverso frutta e verdura cruda, che contengono la così detta acqua di vegetazione, assorbita direttamente dalle cellule del nostro corpo.
  • Betacarotene – Si tratta di un pigmento di colore arancione-rosso, quindi contenuto da tutti gli alimenti che presentano tale colorito, eccezion fatta per le verdure a foglia larga che lo contengono per essendo verdi.
    La vera protezione contro il sole arriva direttamente dal nostro corpo, che si scurisce sempre di più. Più scuri siamo, più siamo protetti. Il betacarotene, quindi, aiuta la pelle in tale procedimento.

Le dosi di betacarotene

Parlando del betacarotene, studi dimostrano che ne bastano 2 mg al giorno per ottenere un’ottima protezione e predisposizione ai raggi solari. Ma come possiamo arrivare a 2 mg di betacarotene? Semplice: con 25 grammi di carote, 60 di peperoni rossi, 70 di mango o 130 di albicocche, ad esempio.


CLICCA SUL VIDEO SOTTOSTANTE PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI


ALTRI ARTICOLI CHE POSSONO INTERESSARTI


Fibre alimentari: dove trovarle

Zuccheri e proteine nell’intestino: cosa succede se ne arrivano troppi?

Seitan: fa bene o male?