Come ripristinare la flora batterica intestinale

Tante volte abbiamo sottolineato l’importanza di avere un equilibrio della flora batterica intestinale.

Immaginate, infatti, che ci sia un reciproco vantaggio tra gli abitanti del nostro intestino (i batteri) che trovano nutrimenti nel nostro corpo, senza andare ad intaccare le risorse energetiche di cui l’organismo ospitante ha necessità.

Dall’altra parte, invece, l’essere umano ha un grande vantaggio ad ospitare questi batteri, che ci aiutano nella digestione degli alimenti, mentre si nutrono e scartano minerali, vitamine, carboidrati e quant’altro. A loro, infatti, tutto ciò non serve e si interessano solamente delle fibre.

Ci troviamo quindi davanti a due sistemi che si integrano e si difendono l’un l’altro. Avere un microbiota in salute, infatti, significa digerire meglio, non avere area nella pancia e un sistema immunitario più efficiente, che quindi ci consente di ammalarci con meno facilità. Tutto ciò, inoltre, influisce anche sul nostro umore, rendendoci più allegri e in salute.

Le origini

Da dove nasce l’interesse dei batteri che occupano il nostro intestino per le fibre? Basta pensare a cosa mangiavano gli uomini preistorici: frutti, erbe, bacche e raramente uova o carne, ma comunque elementi non elaborati. Negli ultimi 50 anni, però, succede il fattaccio: entrano in voga gli alimenti già pronti, modificati ed entriamo in contatto con elementi nuovi come pasta e zuccheri raffinati. Tutti alimenti che all’epoca non esistevano, ma che ora sono la nostra routine alimentare.

Quel batterio, abituato ad un determinato tipo di alimentazione, inizia quindi a morire perché non riconosce i nuovi nutrimenti. Allora come possiamo ripristinare questa flora batterica intestinale alterata?

Bisognerebbe semplicemente tornare alle origini, ripercorrendo i passi alimentari di quello che mangiavamo tanti anni fa. Favorire, quindi, la verdura cruda, la frutta e la frutta secca, i legumi, i cereali integrali in chicchi e, al contempo, allontanare tutti gli alimenti raffinati.

Però…

Non sempre, però, questo è sufficiente. Molti di noi, infatti, non sono stati a contatto con il latte materno, che già contiene dei batteri importanti per il nostro intestino. In tutti quei soggetti, appena si prova a mangiare verdura in maniera più consistente, l’assenza di batteri sufficienti per digerirla causa ulteriori problemi.

Per contrastare tutto ciò, abbiamo bisogno – nel breve periodo – di probiotici e fermenti lattici.

L’insieme

Il quadro di insieme si complica ulteriormente quando alla situazione andiamo ad aggiungere un altro elemento di disturbo: lo stress emotivo. Noi, infatti, lo viviamo nei visceri e quando siamo stressati si crea come un’onda che infiamma psicosomaticamente la mucosa intestinale. Tutto ciò va a distruggere i batteri buoni che aiutano il nostro intestino.

Se non lavoriamo su stress e alimentazione, è inutile anche inserire i fermenti lattici. Bisogna sempre intervenire prima su di noi: sedentarietà, stress e alimentazione. Sono queste le tre cose importanti per stare in salute.

Per quanto possibile cerchiamo quindi di cambiare le nostre abitudini di vita, ancor prima del nostro quadro alimentare.


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