Meteorismo, le soluzioni per una pancia meno gonfia

Sempre più persone, purtroppo, soffrono di pesantezza, pancia gonfia e area nell’intestino. Qualsiasi cosa ingeriscono, gli si viene a creare area.

Spesso e volentieri tendiamo a non parlarne neanche troppo di questa nostra problematica e ciò è anche peggio. Deve essere ben chiaro, infatti, che i problemi di gas intestinali possono sempre nascondere qualche altra problematica. Una passeggiata dal proprio medico, in tal caso, non è mai un’opzione sbagliata.

Meteorismo: cos’è e cosa lo causa?

Il meteorismo consiste nella sensazione di pancia gonfia (gonfiore addominale), dovuta all’eccesso di gas in sede gastrica e/o intestinale, spesso accompagnata da spasmi e distensione addominale oggettivamente rilevabile. Questo gonfiore può variare durante la giornata ed è generalmente molto sensibile al tipo e alla quantità di alimenti assunti con la dieta.

Spesso, infatti, pensiamo erroneamente che tale problema dipenda principalmente dalla qualità del cibo, tralasciando il vero problema della quantità.

Immaginiamo che all’interno del nostro corpo sia presente una fiamma che vada alimentata costantemente. Come la alimentiamo? Nella maniera più naturale possibile, quindi con un “carburante” di buona qualità.

Se però andiamo ad inserire troppo carburante, la fiamma diventerà troppo alta. Al contrario, con poco carburante la fiamma si spegnerà. Tale metafora ci conferma che, in alimentazione, bisogna sempre mantenere un equilibrio tra gli alimenti.

Come affrontare la problematica?

Oltre a porgere un occhio di riguardo alla quantità del cibo, cerchiamo di prestare attenzione anche al modo in cui mangiamo. Arrivare a tavola con appetito eccessivo ci porta ad ingerire cibo con più voracità e velocità: altro errore da evitare!

La qualità delle materie prime, al contempo, è un fattore importantissimo per combattere episodi di meteorismo. Immaginando sempre la nostra fiamma, un combustibile di bassa qualità porterà a tanto fumo che darà fastidio. Dobbiamo quindi capire cosa è un alimento di qualità e cosa no.

Per iniziare, cerchiamo di ridurre gli alimenti industriali e raffinati. Più il cibo è lavorato, più possiamo trovarci davanti a problematiche di infiammazione. Teniamo sempre presente, infatti, che all’interno del nostro intestino abbiamo dei batteri (la cosiddetta “flora batterica”), che si alimentano in base alle nostre decisioni alimentari. Questi batteri, a loro volta, vivono sulla nostra mucosa intestinale. Se questa risulterà infiammata, la conseguenza sarà una distruzione delle varie colonie di batteri, che porterà una disbiosi intestinale, ovvero una condizione di squilibrio microbico causata da una crescita eccessiva di batteri “cattivi” all’interno dell’intestino, che ne provocano l’irritazione.

Buone e cattive abitudini

Le infiammazioni di cui abbiamo appena parlato, nascono dalle nostre abitudini. Le nostre scelte alimentari, lo stress accumulato, la sedentarietà e l’utilizzo di alcuni farmaci vanno ad innescare reazioni sbagliate per il nostro corpo. Tra le principali cause del meteorismo, infatti, ci sono proprio le nostre scelte di tutti i giorni.

A livello alimentari, infatti, ingerire con eccessiva continuità elementi come zucchero, lievito, lattosio, carne rossa, glutine geneticamente modificato o caseina, ci porterà a delle infiammazioni intestinali che portano ad un’errata digestione.

Se, in un momento di irritazione intestinale, andiamo ad assumere della frutta, la mancanza di alcuni bacilli farà arrivare il fruttosio ed alcuni micronutrienti direttamente al colon, dove fermenteranno e creeranno gas ed aria.

Tutto questo per specificare che non esiste “l’alimento che fa gonfiare la pancia”, ma è solo il risultato delle nostre cattive abitudini. Altrimenti, con facilità, avremmo potuto creare una lista dicendo di non mangiare determinati alimenti. Dipende sempre quando e come mangiamo ed in che condizioni è il nostro intestino.

Il nostro obiettivo per combattere il meteorismo deve essere quello di ridurre l’infiammazione della mucosa intestinale, che dà luogo al fenomeno. Come fare? Andando a creare una nuova routine alimentare ed uno stile di vita sano. Ma soprattutto non credendo a facili rimedi (naturali e non), come ad esempio il carbone vegetale che porta ad un cattivo assorbimento di alcune sostanze nutrienti, creando effetti collaterali preoccupanti.

Soluzioni pratiche

Ma come facciamo, nel pratico, a contrastare il meteorismo?

Per prima cosa dobbiamo rimodulare la nostra alimentazione, andando a togliere tutti gli alimenti infiammatori ed inserendo frutta e frutta secca. In secondo luogo è importante saper bilanciare i pasti, andando a compiere una vera rotazione tra carboidrati, minerali, grassi buoni, proteine, vitamine e soprattutto le fibre; quest’ultime, più di tutto, sostengono e alimentano la flora batterica intestinale.
L’importante è che questo cambio alimentare avvenga in maniera graduale e non repentina.

Importantissimo, come sempre, è il movimento fisico. Camminare, a ritmo sostenuto, per 40 minuti al giorno porterà ad una produzione di serotonina, riducendo al contempo il cortisolo e riequilibrando la muscolatura liscia.

A livello fitoterapico, invece, possiamo contrastare il meteorismo con la melissa in tintura madre, che va a ridurre la tensione infiammatoria a livello psicosomatico. L’anice in estratto secco, al contempo, aiuta grazie alla sua azione antifermentativa. Un valido aiuto arriva anche dai fermenti lattici, ma senza esagerare. L’eccessiva assunzione, infatti, può provocare un’ipercrescita batterica nell’intestino tenue.

Ma come detto in precedenza, gli equilibri nascono anche nella nostra sfera mentale. Ecco perché, oltre alle abitudini alimentari, scacciare via i pensieri negativi può aiutare nella lotta contro il meteorismo e quindi la meditazione è un elemento da non sottovalutare.
Abbiamo da sempre una maniacale attenzione verso il nostro fisico, ma non lavoriamo abbastanza sulla nostra mente. Prendiamoci, quindi, 10 minuti al giorno per respirare a lungo e creare un vuoto nella mente, svuotandola dai pensieri.

CLICCA SUL VIDEO SOTTOSTANTE PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI