Alcol, gli effetti sul nostro organismo

Alcol, gli effetti sul nostro organismo

Una dieta sana ed equilibrata non dovrebbe prevedere l’ingestione quotidiana di alcolici. O almeno non in grossa quantità.
Come è noto a tutti, infatti, un consumo eccessivo di bevande alcoliche è associato al rischio di sviluppare alcune malattie di vario genere. Per correttezza e completezza d’informazione, però, va anche detto che, sebbene l’alcol sia tra gli elementi più deleteri in assoluto, non esiste nessuna sostanza così buona da poter essere assunta in quantità esagerata.
Un eccessivo consumo di alcol può dar luogo a problematiche di fegato (come steatosi, epatite, cirrosi e via dicendo), oltre a pancreatiti, danni neurologici, diabete, fino ad arrivare a problemi di natura oncologica. Basti pensare che l’OMS ha catalogato l’etanolo come sostanza cancerogena per l’uomo.

Consumo moderato e quotidiano? Sì, però…
Anche l’alcol può prevedere un consumo moderato in alimentazione. Per moderato, però, cosa intendiamo? Un bicchiere prima di cena come aperitivo? Un bicchiere a pasto?
Prima di tutto è importante sapere che un bicchiere di vino, una lattina di birra o un bicchierino di distillato, contengono tutti (circa) 12 grammi di alcol etilico. Detto ciò, si può riprendere in mano l’adagio popolare “un bicchiere fa buon sangue”. Studi, infatti, hanno confermato che un consumo moderato di alcol favoriscono l’innalzamento dei livelli di HDL (il cosiddetto “colesterolo buono”). Al contempo, però, non si riscontrano protezioni per quanto riguarda il problema – delicatissimo – dell’ipertensione.

 

Ma come viene metabolizzato l’alcol nel nostro corpo?

L’etanolo – che ricordiamo, come detto, essere presente in quantità pari a 12 grammi in un bicchiere di vino o in un “cicchetto” – viene assorbito per diffusione semplice da stomaco e intestino tenue, quindi la quantità di etanolo assorbita dal nostro organismo dipende, sostanzialmente, da quanto alcol ingeriamo. Va ricordato, inoltre, che l’etanolo ha un’assimilazione veloce, quindi più ne beviamo, più ne assimiliamo totalmente. La variabile che rallenta l’assorbimento e la presenza o meno di cibo nello stomaco.
Una volta assorbito, l’etanolo viene eliminato per una quantità pari al 10-15% tramite urina o sudore. Il restante 85%, però, va a creare il vero danno per l’organismo, venendo metabolizzato tramite il fegato.

Quanto etanolo viene metabolizzato dal nostro corpo?

Il nostro organismo, secondo alcuni studi, riesce a metabolizzare 7 grammi di etanolo in un’ora. Il conto è presto fatto: i restanti 5 grammi su 12, quindi, vanno a depositarsi altrove, creando problematiche soprattutto dal punto di vista del sistema nervoso.
Oltre al fegato, infatti, l’alcol crea una componente dannosa anche per i nostri nervi. Dopo la fase di euforia data dall’assunzione di alcol, infatti, si entra in un momento di depressione acuta, che porta a chiedere ed a ricercare una nuova quantità di alcol da ingerire. Da qui il circolo vizioso che si rischia di creare assumendo quotidianamente alcol.

I danni apportati al metabolismo

Oltre alle varie problematiche sopracitate, il consumo smodato di alcol può avere ripercussioni anche a livello metabolico. L’etanolo, infatti, è disidratante, ragion per cui va a togliere acqua alle nostre cellule, che non potranno così compiere a pieno ed in maniera esatta i vari processi metabolici.
Tutto ciò si ripercuote sul nostro corpo: il cibo ingerito non viene assorbito a dovere, rallentando il nostro metabolismo e non trasformandosi in energia, bensì in grasso corporeo. Tutto ciò ci fa sentire, inoltre, stanchi ed affaticati.
Una dieta equilibrata, che miri ad una buona condizione di salute e del peso, non dovrebbe quindi prevedere l’assunzione quotidiana di alcolici. Va bene il bicchiere di vino ogni tanto, ma non tutti i giorni e soprattutto che sia di buona qualità. Ne gioveranno il palato e, soprattutto, il metabolismo.