Cos’è un olio essenziale?

Una pianta aromatica si differenzia dalle altre piante medicinali per la presenza, in alcuni dei suoi tessuti, di principi volatili, odoriferi e profumati chiamati essenze naturali, oleoresine o gomme.

Il nome olio essenziale è comunemente impiegato per l’essenza naturale: ciò ha il vantaggio di evitare la confusione con le essenze di sintesi e i prodotti della petrolchimica.

Veri e propri condensati di energia solare

Gli oli essenziali si presentano sotto forma di sostanze più o meno liquide, oleose o volatili (essenza), a volte resina (oleoresina) o solida (gommo-oleoresina).

L’essenza per distillazione di vapore acquo prende il nome di Olio essenziale.

Quanto olio essenziale può sintetizzare una pianta?

La pianta aromatica sintetizza piccole quantità di oli essenziali (dallo 0,01% al 5%) attraverso le cellule secretorie.

Esso viene quindi immagazzinato nelle tasche situati in parti sempre diverse:

  • nei fiori (rosa, gelsomino, tuberosa, neroli),
  • nei frutti (anice, cumino dei prati, cardamomo, noce moscata, pepe)
  • nelle foglie (basilico, eucalipto, mirto, patchouli),
  • negli steli (cipolla invernale),
  • nelle radici (calamo aromatico, vetiver),
  • nei bulbi, nei rizomi (aglio, sedano, zenzero, curcuma)
  • nella corteccia (betulla, cannella, katafray),
  • nel legno (palisandro, sandalo delle indie occidentali)

Cos’è un olio essenziale?

Gli oli essenziali sono l’essenza della pianta da cui provengono.

Sono concentrati liquidi che contengono quelle parti di pianta che attirano gli impollinatori, respingono i parassiti

e hanno essenzialmente un buon profumo

Gli oli essenziali non sono semplicemente un profumo stupendo!

Sono anche pieni di effetti benefici per la mente, il corpo e l’anima.

Proprio per questo motivo si usano da secoli per ogni tipo di applicazione, dagli incensi religiosi, ai farmaci

agli aromatizzanti alimentari

 

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