Vitamina C: Chimica o Naturale?

Vitamina C: Chimica o Naturale?

Su questa domanda le persone attente alla medicina naturale e alla corretta alimentazione risponderanno senza ombra di dubbio naturale, ma gli amanti del farmaco risponderanno con decisione Chimica perchè pura!

Chi ha ragione dunque?

Da un punto di vista chimico, non esiste alcuna differenza tra la vitamina C naturale e quella ottenuta per via sintetica.

La risposta cambia se ci interroghiamo a livello funzionale

Le differenze,  non vanno ricercate sulla vitamina C in senso chimico e strutturale, ma sulle sostanze ad essa associate.

Prendiamo come esempio la vitamina C contenuta nell’Acerola (Malpighia glabra L. frutti),

Il contenuto di Acido ascorbico dell’acerola è di 30-50 volte superiore a quello degli agrumi e del Kiwi.

Inoltre l’acerola contiene insieme alla vitamina C un patrimonio di altre sostanze definite fitocomplesso: insieme più o meno ampio di molecole che determina l’attività biologica complessiva di una droga, modulando l’azione dei principi attivi caratterizzanti.

In altre parole, assumere 100 mg di vitamina C di sintesi ed assumere lo stesso quantitativo attraverso un estratto di acerola standardizzato in acido-L-ascorbico non è la stessa cosa, non perché la vitamina C in sé abbia una differente attività biologica, ma perché diverse sono le sostanze ad essa associate.

Mentre nel primo caso abbiamo una vitamina C pura e isolata, nell’estratto di acerola ritroviamo anche sostanze che ne modulano attività biologica e biodisponibilità; i frutti di acerola, in particolare, contengono altre molecole dotate di attività antiossidante, come flavonoidi e vitamine (carotenoidi, B1, B2, PP); l’alta concentrazione di tannini, grazie all’azione astringente, contrasta l’azione potenzialmente lassativa della vitamina C ad alte dosi e degli zuccheri (fruttosio, destrosio).

 

A cosa serve l’acerola in fitoterapia?

L’acerola può essere utile per:

  • Prevenire la sindrome influenzale e parainfluenzale
  • Prevenire le malattie da raffreddamento e affezioni respiratorie
  • Utile in caso di astenie, convalescenze e carenze vitaminiche

 

La Forza della Natura quando parliamo di Vitamina C

In natura, accanto all’acido ascorbico (vitamina C1) troviamo associato costantemente un altro fattore (vitamina C2): insieme, queste molecole formano il complesso C, la vera sostanza ad azione vitaminica. Studi iniziati già nel 1926 da Bezssonoff e completati nel 1977 da Gazave e Parrot, hanno definitivamente chiarito che la causa dello scorbuto è un’avitaminosi doppia C1-C2 e che ogni singolo fattore non è in grado da solo di esercitare l’azione antiscorbutigena. Chimicamente il fattore C2 è un flavonoide (pentaidrossi-3-flavanolo), si trova in natura, specialmente negli agrumi, sottoforma di un composto stabile, ed è in grado di aumentare la velocità di riduzione dell’acido deidroascorbico in acido ascorbico. Inoltre, il fattore C2 ha anche un’azione catalitica proponendosi di volta in volta come donatore o come accettore di idrogeno.